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Hector Muelas, la voce dello scandalo

30 maggio 2006

Incontro con Hector Muelas, direttore della versione tedesca di Vice, tra le più diffuse riviste di cultura giovanile e, sicuramente, una delle più controverse.

Hector Muelas sceglie di mangiare giapponese per il nostro brunch, così ci dirigiamo verso un piccolo sushi bar vicino al suo ufficio. Esili cameriere asiatiche in minigonne dai colori vivaci, ronzandoci intorno con piatti quadrati pieni di sushi, si mescolano alla tappezzeria altrettanto colorata. Il venticinquenne spagnolo che mi trovo di fronte indossa una giacca nera con il cappuccio. Sa già cosa vuole: il piatto speciale Maki con avocado anziché cetriolo. La cameriera asiatica annuisce con fare obbediente ed esclama «ja» con la sua dolce voce asiatica e correndo via subito scompare nella cucina. Le nostre pietanze sono in preparazione e Muelas mi guarda, con un viso piuttosto stanco. Grave e duro.

Cattive abitudini

Essere il direttore della più diffusa rivista di cultura giovanile è un compito difficile. È necessario scovare sempre storie bizzarre, feste da organizzare (e a cui andare), spazi pubblicitari da vendere… Forse è questa la ragione per cui il suo volto è così duro. La rivista è famosa per i suoi contenuti controversi. In paticolare per aver pubblicato, accanto alle pubblicità di Adidas, Nike e Coca Cola, foto di genitali, volti di cadaveri e prostitute che si iniettano della droga. È una rivista decadente che si concentra su quelle cattive abitudini che altre riviste, secondo Muelas, ignorano con pieno disgusto. Viene distribuita nei negozi, nelle gallerie e nei bar in gran parte del mondo anglosassone, in Scandinavia, in Giappone e, fino a luglio, in Germania. Chi prende in mano la rivista, reagisce in due modi: o spalanca gli occhi dallo shock oppure si mette a ridere in maniera isterica. E Muelas, questo ragazzo giovane dai capelli scuri, con le borse sotto gli occhi – segno di una notte alcolica – è responsabile di causare questa reazione in ogni giovane tedesco che legge la rivista.
Muelas non sembra proprio il candidato ideale per questo lavoro. Laureatosi in comunicazione visiva presso un’importante università di Barcellona, ha soggiornato due anni in Germania, come studente erasmus, per raffinare la propria tecnica presso un’accademia di belle arti. All’inizio ha lavorato come direttore di pubblicità per la Bmw. Si è occupato di installazioni visuali, ha allestito mostre in Germania e in Svizzera ed ha collaborato con l’apprezzato artista di arti visive John Armleder. La sua intera formazione puntava verso una carriera nei mezzi di comunicazione audiovisivi. Inoltre gran parte del lavoro svolto era in spagnolo e possedeva scarse conoscenze della lingua tedesca.

Una nuova prospettiva

Perché dunque un venticinquenne con scarsa conoscenza del tedesco e privo della giusta istruzione arriva a ricoprire una tale posizione? «Non sarebbe stata una buona cosa, per la rivista, avere un direttore tedesco» afferma Muelas, risucchiando la zuppa di miso che la cameriera ci aveva messo davanti. «Uno straniero vede le cose da una prospettiva esterna», una frase che va di pari passo con la filosofia della rivista Vice. Le storie vengono raccontate secondo una prospettiva diversa da quella dei media più diffusi, afferma Muelas.
«Amiamo ed odiamo tutti allo stesso modo. Bianchi, neri, rossi, verdi ed azzurri, cristiani, buddisti, ebrei e musulmani…Perché non possiamo parlare di sesso e di razze nello stesso modo con cui ne parliamo tra amici?» Il genere di amici che descrive sono quelli che chiamano le loro band preferite “sederi di scimmie”, che “provano” la bulimia per una settimana in modo da poter scrivere un articolo divertente sull’argomento e che vanno in giro a chiedere ai soldati in Iraq quando è stata l’ultima volta che hanno fatto sesso. Si tratta di un comitato di redazione fatto di stupidi che scrivono di sesso e di razze nello stesso modo in cui lo farebbero gli asini o, secondo Muelas, i ragazzi di oggi.

Attacco alla censura

Vorrei indagare più in profondità sul ruolo provocatorio di Vice, ma il piatto speciale di sushi mi interrompe. Ed è composto in modo delizioso: diviso in due quadrati, ognuno con nove pezzi di sushi. Iniziamo subito a masticare alghe, riso e pesce. Mentre ancora mastichiamo Muelas inizia a parlare del ruolo di Vice nel quadro dei media odierni: «Vice provoca il lettore in modo intelligente. È il contenuto ad essere scioccante di per sé. Vice ha capovolto il giornalismo ed ha indagato sui concetti in maniera naïf e caotica. Quando vogliamo scrivere un pezzo su una prostituta, facciamo parlare una vera prostituta. Può anche avere problemi con la pronuncia o la grammatica ma è anche lei parte del mondo». Ogni argomento trattato da Vice rappresenta un palcoscenico che permette a persone senza nome, a fenomeni da baraccone o a persone qualsiasi di raccontare la loro storia, per quanto assurda possa essere. A volte si imbattono in persone semplici, altre volte passano per tormentatori arroganti, ma aldilà del linguaggio scurrile e dell’argomento sesso c’è qualcosa che porta da un grande apprezzamento del mondo, così come afferma Muelas. Ma è lecito chiedersi se i lettori arrivino davvero a comprendere questa profondità oppure si limitino a sogghignare e ridacchiare leggendo delle sofferenze di un drogato mentre sono in bagno.

Diverse opinioni

Proseguiamo parlando dei lettori di Vice ed in modo particolare delle reazioni provocate dalla rivista. Secondo Muelas, i liberali ed i comunisti considerano Vice una rivista razzista e fascista. D’altro canto, i conservatori lo accusano di essere un’anarchica rivista patinata. Muelas sostiene che «la sinistra ci chiama conservatori e i nazi-maniaci ci danno degli anarchici. Pensi davvero che quegli asini di destra accetterebbero il nostro stile di vita fatto di tette, culi e droghe? No, non lo farebbero, ci odiano». Ed inoltre esiste una differenza nelle reazioni alla rivista tra europei e americani. «I nostri lettori europei sono più critici ed hanno un background culturale più elevato rispetto a quelli americani. In Europa i lettori pensano che le storie raccontate riguardino la cultura giovanile in generale. Negli Stati Uniti, la gente pensa che quelle storie siano rappresentative del loro Paese». E forse è proprio il fatto che i lettori hanno capito che la rivista tratta di cultura giovanile a livello internazionale ad averne decretato il successo in Europa. E così adesso i giovani pensano che la depravazione è forte. Vice si sta allargando anche in Olanda e presto altri paesi verranno presi di mira.
La cameriera ritorna per un ultimo ordine. Muelas chiede un pacchetto di sigarette come dessert. La ragazza arriva con il pacchetto ed iniziamo a trastullarci con la nicotina. Mi sono forse convertito ai dettami di Vice? Beh, tutto sommato si tratta di nicotina, non di droga. Il ragazzo accende un’ultima sigaretta e chiede: «Qualcos’altro?». Il suo capo passeggia davanti al ristorante facendo segno con l’orologio. «No» gli dico. Poi Muelas scompare dalla porta, avvolto in una nuvola di fumo.

via: www.cafebabel.com

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Corsi internazionali

29 maggio 2006

Ormai da tempo le amministrazioni locali si sono convinte della necessità di disporre di un funzionario - meglio: di un ufficio - incaricato di fare da collegamento con le istituzioni comunitarie e con altri governi locali. Gli chiedono sia di approntare progetti nei settori ambiente, energia, cooperazione internazionale, sviluppo economico, turismo, employment training, ecc., sia di organizzare tali progetti in modo da fruire delle opportunità comunitarie. Nell’Unione Europea questa figura ha preso il nome di European Officer in Local Government.

Per la sua formazione il Centro Europeo Studi, Ricerche e Nuove Tecnologie di Bruxelles ha allestito un corso che si terrà nel prossimo giugno: il 14-15 a Bruxelles e il 19-20 a Roma.

Finalità: il corso offrirà una formazione specifica sui programmi finanziari dell’Unione Europea e sui canali informativi per lo sviluppo dei progetti.

Permetterà di definire una più corretta impostazione delle strutture“Ufficio Europa” già costituite e fornirà orientamenti utili per quelle in fase di costituzione.

Destinatari: Dirigenti e funzionari dell’Ufficio Europa o di sportelli assimilabili (URP- SUAP), Amministratori locali, Dirigenti e responsabili delle politiche comunitarie, Agenzie di sviluppo, consorzi di enti locali e associazioni, liberi professionisti.

Lingua di lavoro: italiano
Costo: € 900
Scadenza: 10 giugno 2006
Tutte le informazioni sul corso e sulla candidatura sono sul sito di seguito indicato.

Euc Group
Avenue de l'Armée n.10
BE-1040 Bruxelles
tel.: +3227331454
fax: +3227341600
euc@skynet.be
www.eulocalgov.org > European Officer in Local Government

Per informazioni su opportunità di stage all’estero leggi le nostre guide.

La Camera di Commercio Belgo-Italiana, in collaborazione con la Regione Liguria, organizza la seconda edizione del Corso di Specializzazione in Cooperazione allo Sviluppo, che si terrà a Bruxelles dal 2 al 14 luglio 2006.

Al termine del corso la Camera di Commercio metterà a disposizione delle borse di studio della durata di tre mesi per far vivere a due partecipanti del Corso un'esperienza di cooperazione a Salinas, Ecuador.

Finalità: offrire gli strumenti fondamentali per comprendere le politiche europee in materia di cooperazione allo sviluppo.

Destinatari: laureati e laureandi.

Lingue di lavoro: inglese e italiano
Costo: € 1.800
Scadenza: 2 giugno 2006

Tutte le informazioni sul corso e sulla candidatura sono sul sito di seguito indicato.

Camera di Commercio Belgo-Italiana
Ufficio Europa
Avenue Henri Jaspar 113
1060 Bruxelles
tel.: 0032 (0)2 230 20 13
tel.: 0032 (0)2 2305797
europa@ccitabel.com
sviluppo@ccitabel.com
www.ccitabel.com
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La Commissione Europea finanzia corsi di formazione di 12 mesi nella Corea del Sud e in Giappone per dirigenti di aziende interessate ai mercati asiatici.
Requisiti:
○ essere cittadini di uno stato UE;
○ lavorare presso un’impresa UE con interesse verso il mercato asiatico, compresi Corea del Sud e Giappone;
○ essere laureati;
○ aver lavorato due anni, di cui uno nell’impresa d’invio;
○ avere una buona conoscenza dell’inglese.

Scadenza: 1° giugno 2006
La domanda si presenta online sul sito www.etp.org. Per altre informazioni si può vedere anche www.eurodesk.it > Bandi > Programma di Formazione per Dirigenti (ETP).

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La Fondazione Robert Schuman offre borse di studio a studenti europei che frequentano o hanno ottenuto un dottorato di ricerca legato a tematiche europee (giurisprudenza, economia, storia, scienze politiche e umane) e politiche comunitarie.

Scadenza: 31 maggio 2006
Tutte le informazioni sono sul sito www.robert-schuman.org > Bourses. Per altre informazioni si può vedere anche www.eurodesk.it > Bandi > Borse di studio Robert Schuman.

European Parliament
Bureau des stages
KAD 02C007
L - 2929 Luxembourg

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Il CEDEFOP – Centro Eurpeo per lo Sviluppo della Formazione Professionale – offre tirocini di sei mesi a giovani laureati e impiegati pubblici.
Scadenza: 31 maggio 2006
Tutte le informazioni sono sul sito www.cedefop.europa.eu/stages.asp . Per altre informazioni si può vedere anche www.eurodesk.it > Bandi.

Cedefop

Europe 123
tel.: 0030 (0)23 10 49 01 11
fax: 0030 (0)23 10 49 00 49
GR-57001 Thessaloniki (Pylea)
info@cedefop.europa.eu

via:www.eurocultura.it

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E' dall'alto che bisognerebbe guardare

26 maggio 2006

Continua l'opera sperimentale che Alessandro Baricco sta scrivendo quasi quotidianamente sul quotidiano La Repubblica: I barbari.
Siamo già alla quinta puntata. Attenzione però non si tratta di un romanzo a puntate, piuttosto di un saggio che cresce e si fa strade tra le notizie quotidiane e la sempre più invadente pubblicità di un giornale.

E' dall'alto che bisognerebbe guardare

Allora questa volta possiamo iniziare davvero.

Arrivano da tutte le parti, i barbari. E un po' questo ci confonde, perché non riusciamo a tenere in pugno l'unità della faccenda, un'immagine coerente dell'invasione nella sua globalità. Ci si mette a discutere delle grandi librerie, dei fast-food, dei reality show, della politica in televisione, dei ragazzini che non leggono, e di un sacco di cose del genere, ma quello che non riusciamo a fare è guardare dall'alto, e scorgere la figura che gli innumerevoli villaggi saccheggiati disegnano sulla superficie del mondo. Vediamo i saccheggi, ma non riusciamo a vedere l'invasione. E quindi a comprenderla.

Credetemi: è dall'alto, che bisognerebbe guardare.

E' dall'alto che forse si può riconoscere la mutazione genetica, cioè le mosse profonde che poi creano, in superficie, i guasti che conosciamo. Io cercherò di farlo provando a isolare alcune mosse che mi sembra siano comuni a molti degli atti barbarici che rileviamo in questi tempi. Mosse che alludono a una precisa logica, per quanto difficile da capire, e a una chiara strategia, per quanto inedita. Vorrei studiare i saccheggi non tanto per spiegare com'è andata e cosa si può fare per ritirarsi in piedi, quanto per arrivare a leggerci dentro il modo di pensare dei barbari. E vorrei studiare i mutanti con le branchie per vedere, riflessa in loro, l'acqua che sognano e che stanno cercando.

E allora ecco la prima mossa che vorrei isolare e comprendere. Si chiama:

Perdere l'anima.

Devo avere già detto che sembra il titolo di una canzone. Ma non è importante. E' per capirsi.

Ha anche un sottotitolo:

Impara a respirare con le branchie Google!

Voilà. Si inizia.


continua a leggere: I barbari - Capitolo 5

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Stage ai quattro angoli della Terra

25 maggio 2006

Nella prima metà del prossimo giugno vengono a scadenza tre importanti bandi per tirocini di vario genere e durata, da svolgere pressoché in tutti i continenti.

L’International Labour Organization ILO (Organizzazione internazionale del lavoro OIL) offre circa 130 posti per il suo Internship Programme.

Destinatari e finalità: permettere un’esperienza internazionale a studenti universitari e laureati; accogliere gli aggiornamenti di ricerca e di pensiero del mondo accademico; contribuire a promuovere l’idea della giustizia sociale e del lavoro per tutti.
Durata: un mese o più

Requisiti fondamentali:

4 età 20-35 anni,
4 curriculum di studio eccellente, documentabile mediante certificati recenti di università o altre istituzioni,
4 ottimo livello sia parlato che scritto in almeno una delle lingue di lavoro dell’ILO (inglese, francese e spagnolo).
Scadenza: 1° giugno 2006

Per partecipare alla selezione occorre seguire la procedura indicata sul sito www.ilo.org > Job opportunities at the ILO.

Tutte le informazioni sono sul sito.

International Labour Office – ILO
4, route des Morillons
CH-1211 Ginevra 22
tel.: 0041 (0)22 799 68 20
internship@ilo.org
www.ilo.org


La Fondazione CRUI, che collabora con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, comunica che è stato pubblicato il III Bando 2006 del Programma di Tirocini Assocamerestero -Università Italiane, relativo alla scadenza di giugno.

Finalità: Il programma rappresenta un'importante iniziativa che avvicina il mondo accademico e il mondo del lavoro offrendo a laureandi e neo-laureati la possibilità di effettuare un periodo di formazione presso le camere di commercio italiane all'estero.

Destinatari: Il programma è rivolto a laureandi e neo laureati di vecchio e nuovo ordinamento di tutte le Università che aderiscono al programma. Posti offerti: 54.

Durata: tre/sei mesi.
Scadenza: 5 giugno 2006

Per partecipare alla selezione occorre seguire la procedura indicata sul sito del CRUI.

Prima di effettuare la registrazione si suggerisce di contattare il proprio referente di ateneo (rintracciabile sullo stesso sito), che aiuterà ad orientarsi nella scelta del tirocinio.

Fondazione CRUI per le Università italiane
Area Progetti
Tirocini & Stage
Programma di tirocinio Assocamerestero - Università italiane
Referente: Alessandra Colantoni
tirocini.assocamerestero@fondazionecrui.it
Fax: +39-06.68.441.399
Piazza Rondanini, 48-00186 Roma
www.fondazionecrui.it.it

Assocamerestero
Programma di tirocini Assocamerestero - Università italiane
Referente: Pina Costa
info@assocamerestero.com
Fax: +39-06.44.231.070
www.assocamerestero.it


Tutte le informazioni sono sul sito www.fondazionecrui.it > Tirocini&Stage > Assocamerestero - Università Italiane.

Informazioni personalizzate possono essere richieste solo al responsabile della propria università, il cui nome e indirizzo si trovano sul sito di cui sopra.

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Anche l’UNESCO due volte l’anno offre posti di Internship presso i propri uffici centrali di Parigi.

Destinatari: laureati iscritti ad un corso postgraduate. L’indirizzo può essere nel campo dell’educazione, della cultura, delle scienze naturali, delle scienze sociali e umane, della comunicazione o di un campo direttamente collegato con il management e l’amministrazione di un’organizzazione internazionale

Durata: 2-4 mesi
Requisiti fondamentali:
essere iscritto ad un corso postgraduate;
avere un’ottima conoscenza parlata e scritta di una delle due lingue di lavoro (inglese e francese) e una buona conoscenza dell’altra;

conoscere i più comuni pacchetti di software per l’ufficio.
Scadenza: 15 giugno 2006

Per partecipare alla selezione occorre seguire la procedura indicata sul sito www.unesco.org > Employment/Internships > Internships

Tutte le informazioni sono sul sito.

UNESCO
Bureau of Human Resources Management
Training and Career Development Section (HRM/TCD)
7 place de Fontenoy
FR-75352 Parigi 07 SP
tel.: 0033 (0)1 45 68 10 00
fax: 0033 (0)1 45 67 16 90
bpiweb@unesco.org
www.unesco.org

via:
www.eurocultura.it

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Milano: Arte nell'Hangar

24 maggio 2006

Quando la cultura è elettronica: quattro giorni di eventi di new media art, architettura, concerti e audiovisivi all'Hangar Bicocca di Milano
Anche se non siete di Milano è probabile che abbiate sentito parlare de I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, l'installazione mozzafiato che "abita" all'Hangar Bicocca di viale Sarca, diventato un po' il simbolo di un tentativo di riscossa artistica della città. E la riscossa prosegue con un evento, questo Mixed Media, che rilancia la sfida di portare all'attenzione del grande pubblico i contenuti della "cultura del presente". La rassegna è divisa in tre sezioni Media Art, Architettura, Sound e Audiovisivi. il termine "mixedmedia" non è in realtà legato ai nuovi media, ma vuole semplicemente dire "tecnica mista" per indicare l'utilizzo di tecniche diverse in un'opera d'arte. Gli organizzatori ci giocano un po' e invitano il pubblico a fare altrettanto.

Nell'area espositiva dell'Hangar Bicocca Media Art presenta alcune installazioni multimediali di artisti come Jim Campbell, Aether Architecture, Interaction Design Lab, dotdotdot, Lemur e Osman Khan e una selezione di lavori di software artists quali Lia, Dextro, Daniel Rothaug, Meta, Alessandro Capozzo e Fabio Franchino.

Per valorizzare la sezione di Architettura è stata allestita una e-mostra: scordatevi plastici e criptici disegni tecnici, i lavori dei 20 architetti selezionati sono esposti solo con tecnologie digitali (monitor, video, software). Tra i nomi, tutti di fama internazionale, due star del momento Zaha Hadid e Massimiliano Fuksas.

Le tre serate invece sono tutte dedicate a Sound e Audiovisivi con una serie di performance audiovisive elettroniche, in scena nell'area stage dell'hangar davanti alle Torri di Kiefer. Grandi artisti si alterneranno per fornire una panoramica completa dei live multimediali oggi. Questo il programma:

GIOVEDI’ 25 MAGGIO
Echran - S/t live set
Edwin Van Der Heide - Laser Sound Project
Ryoichi Kurokawa - Live audiovisual set
Purform - Black Box

VENERDI’ 26 MAGGIO
Suguru Goto – Body Suite Performance
Otolab – Op7
Skoltz_Kolgen - Askaa
Addictive Tv - Live DVJ set

SABATO 27 MAGGIO
Eboman - Sensor Madness Show
Scanner + Tez - Blindscape (Generative Live Cinema)
Ulf Langheinrich - Drift
Franko B - djset / Tina Frank - vjset

Mixed Media è un progetto di Bibo Durio Consolo e Paolo Rigamonti per l''associazione culturale Count Down. Le mostre sono aperte dalle 12.00 alle 19.30, i concerti cominciano alle 20.00. (m.p.)
via: http://xl.repubblica.it

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Cosa sono e come si usano i Social Bookmarking

Tutto é iniziato con del.icio.us che hà letteralmente inventato il "Social Bookmarking", poi visto il grande successo sono arrivate molte altre società, tra queste Simpy, Reddit, e da poco anche Segnalo, l'unica italiana.

Ma cosa é esattamente il Social Bookmarking e perché é diventato tanto di moda negli ultimi tempi tra gli utenti internet ?

Questi servizi permettono facilmente a tutti di associare dei "Tag" alle proprie collezioni di siti e pagine Web preferite.

Un "Tag" é semplicemente una parola chiave che identifica e classifica il sito o la pagina Web in base ai contenuti, e questo puó essere fatto rapidamente con pochi click salvando per sempre online i nostri preferiti.

I vantaggi di questi servizi sono: 1 mantenere i propri link preferiti anche sul Web, ben organizzati e classificati per Tag ma sopratutto accessibili da qualsiasi computer collegato a Internet, 2 condividere i link preferiti con famigliari, amici e colleghi e 3 poter ricercare e scoprire nuovi link preferiti già archiviati da altri.

Chiunque puó navigare tra le collezioni di link preferiti e vedere quello che altri trovano interessante, ma per contribuire con i propri é necessaria una semplice registrazione gratuita.

Per ulteriori approfondimenti vedi a cosa serve Segnalo e 7 cose da sapere sul Social Bookmarking.

Vedi anche:
Tanta musica scaricabile gratis
Sintonizzarsi con tutte le radio al mondo
Telefonare quasi gratis in Italia e in 39 paesi
Navigare anonimi in Internet con Tor

via: http://abtechno.org

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Viaggi Erasmus

23 maggio 2006

Viaggiare è bello, ma spesso quello che non conosciamo ci spaventa e allora preferiamo rimanere ancorati a quelle nostre care, quattro certezze.
Purtroppo, nella vita, il miglior modo per crescere è mettersi alla prova e sperimentare sensazioni nuove, vivere altre realtà.
Ecco perché, forse, l'esperienza di Francesca sarà utile a tanti indecisi fifoncelli che non trovano il coraggio di buttarsi.
Francesca ha 20 anni e frequenta il secondo anno della facoltà di Scienze della Comunicazione. All'inizio di quest'anno ha deciso di studiare per sei mesi in Svezia, ha fatto le valigie ed è partita.

Ciao Francesca, come mai questa scelta?
E' un'ottima opportunità per arricchire il tuo curriculum e l'unico modo per imparare un'altra lingua. Inoltre è un'esperienza che ti arricchisce culturalmente, ti aiuta a crescere e a responsabilizzarti. E' interessante anche scoprire nuove culture ed entrare in contatto con persone provenienti da tutto il mondo.

Come mai proprio la Svezia?
Ho scelto la Svezia perché tra gli accordi stipulati dall'Università di Macerata, per la facoltà di Scienze della Comunicazione, Växjö era l'unica metà per studiare l'inglese oltre ad un'altra in Galles. In più mi hanno sempre affascinato i Paesi nordici.

Ah, quindi doppia lingua: svedese e inglese?
Beh, non proprio...per quanto riguarda lo svedese sto frequentando un corso, ma è veramente difficile!
L'inglese, invece, non è stato difficilissimo. I primi giorni, a volte, avevo problemi a trovare le giuste parole per esprimermi, ma adesso riesco abbastanza a capire e a farmi capire. L'importante è stare sempre a contatto con stranieri perché così ti abitui ad ascoltare l'inglese e sei obbligato a parlarlo.


A parte la lingua che altre difficoltà hai trovato?
Sicuramente le questioni burocratiche. Comparare i programmi del mio corso con quelli dell'Università di Växjö ed essere sicura che gli esami da sostenere nell'Università straniera mi saranno approvati una volta a Macerata. Sarà un problema anche per la conversione dei voti, visto che qui hanno solo bocciato, passato e passato con distinzione.

Non sono giudizi particolarmente gratificanti... Ad ogni modo come trascorri le tue giornate?
Se ho corsi da seguire solitamente sto all'Università dalla mattina alla sera. Nei “tempi morti" prendo un caffé con i compagni di corso o vado a studiare in biblioteca. La sera si va nei pub per studenti.
Nei weekend ci si organizza per visitare qualche città nei dintorni.

Per questo sembra simile a Macerata... Non ci sono differenze rilevanti?
Beh, ci sono studenti provenienti da ogni Paese e quindi hai modo di conoscere altre culture. Capisci quanto noi italiani siamo diversi dal resto del mondo, ma anche dalle vicine Francia e Germania.

Un' esperienza altamente formativa... A chi la consiglieresti?
A tutti gli studenti, perché nel villaggio globale in cui viviamo oggi, conoscere almeno due lingue è diventata una necessità. Inoltre stare lontano da casa ti responsabilizza e ti dà modo di entrare in contatto con altri mondi.

Hai proprio ragione.
Adesso parlaci del sistema universitario.

Allora, il modo di studiare è completamente diverso. In Italia studiamo 3-4-5 materie contemporaneamente in un semestre e dobbiamo dare gli esami tutti insieme negli appelli alla fine del semestre. Qui si studia una materia per volta; finito il corso dai l'esame e ricominci a frequentare le lezioni di un'altra materia. Visto che segui una materia per volta, in una settimana ci sono circa 5/7 ore di lezione. Puntano molto sullo studio a casa e la lettura di libri.

Fantastico. Dovrebbe essere così anche qui da noi.
Già... Inoltre gli esami non sono necessariamente orali o scritti come da noi. Puoi passare un esame anche presentando lavori svolti a casa o addirittura fare l'esame da casa: alle 8 della mattina ti colleghi ad internet, il professore ti manda il compito da svolgere, lo scarichi e inizia a lavorarci; alle 18 devi rimandare via e-mail il lavoro svolto.

Sono proprio “tecnologici".
Si, ma anche molto severi. Se durante l'esame ti trovano a copiare, non ti tolgono solo il compito, ma ti “rispediscono" direttamente a casa, intendo nel tuo Paese di origine.
Inoltre danno molta importanza ai lavori di gruppo, utili sia per imparare la lingua (dato che l'unico modo per comunicare in un gruppo composto, per esempio, da un coreano, un messicano e un tedesco è l'inglese), sia per imparare a lavorare con altre persone, visto che le grandi aziende richiedono solitamente un lavoro di squadra.

E' proprio un bel modo per studiare e crescere anche umanamente.
Ma le persone come sono? E la città?
Le persone sono molto cortesi e disponibili. Tutti al di sotto dei 50 anni circa parlano fluentemente inglese, visto che la televisione trasmette film, telefilm e sit-com in lingua originale con sotto titoli in svedese.
La città ha 70.000 abitanti ed è tranquillissima. I servizi offerti sono eccellenti, trasporti efficienti e le strutture, quali ad esempio la biblioteca comunale, offrono ogni comodità.
In Svezia hanno leggi molto restrittive per quanto riguarda ad esempio gli alcolici. Nei normali supermarket non vendono bevande con grado alcolico superiore a 3,5 ° circa. Esistono specifici negozi che vendono bevande alcoliche. Ti chiedono sempre la carta d'identità e se hai meno di 20 anni non puoi comprare nulla.
Per entrare nei pub cittadini devi avere 23 anni e in alcune discoteche 25. Per questo esistono pub per studenti. Dove per entrare, però, hai bisogno di troppe tessere: carta d'identità, tessera attestante che studi all'Università di Växjö e tessera della Nation di riferimento (devi essere iscritto obbligatoriamente ad un'associazione studentesca).

Trascorri più tempo in fila che dentro il locale...
Infatti per entrare in pub a volte puoi anche aspettare 30 minuti o 1 ora, dato che devono controllare tutte queste tessere.

Ad ogni modo un'esperienza all'estero non si esaurisce nei locali notturni...almeno spero.
Quindi, a cosa ti è servito realmente tutto questo?

Mi è servito per migliorare notevolmente il mio inglese, per arricchirmi culturalmente e per aprire la visione che ho del mondo e delle altre culture.

Domanda finale di rito: tornando indietro lo rifaresti?
Sì, certo

letto su: www.vocedalbasso.com

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La controinchiesta sull'11/9

21 maggio 2006

L'OBIETTIVO era la diffusione più che il profitto economico. E' stato raggiunto: 911 Loose Change 2nd Edition, seconda edizione del documentario dedicato all'11 settembre - ad alcune presunte verità e a parecchie sospette bugie sugli attacchi del 2001 - distribuito nei circuiti di file-sharing e su alcuni siti (poche, per scelta, le copie in dvd) in tre mesi è stato visto da oltre due milioni di persone, e al momento è in cima alla classifica dei filmati più scaricati da Google Video. Un primato ottenuto a pochi giorni dalla diffusione, a opera della Difesa Usa, del video che certificherebbe l'impatto del volo American 77 contro il Pentagono, reso pubblico per sfatare teorie cospirative in circolazione da tempo. Per realizzare 911 Loose Change sono bastati ostinazione e un portatile da 1500 dollari. Risultato: l'esposizione dettagliata di fatti taciuti e di tesi scomode. Infatti i grandi media l'hanno ignorato, mentre le emittenti radiofoniche libere americane lo promuovono e lo sostengono.

L'autore del documentario si chiama Dylan Avery. Nel 2002 aveva diciott'anni e stava lavorando, a New York, alla costruzione di un ristorante di proprietà dell'attore James Gandolfini, in Italia noto ai più come protagonista della serie Sopranos. Dylan aveva ambizioni cinematografiche e, chiesto qualche consiglio a Gandolfini, ne ricevette una risposta, appunto, da film: "Se vuoi essere un regista di successo, devi avere una storia da raccontare al mondo".

Si mise a lavorare al progetto. Le mille verità sull'11 settembre gli sembravano così incredibili che pensò di farne una storia di finzione, protagonisti lui e alcuni suoi amici a caccia - e alla scoperta - di prove che certificassero l'intervento del governo Usa nell'organizzazione degli attentati. Fantapolitica, fantastoria, fantaqualcosa insomma.

Ma andando avanti con le ricerche, Avery si rese conto che quelle ipotesi gli sembravano molto meno "fanta" di quanto pensasse. Decise per la svolta: non più fiction, ma racconto di "cose", di "fatti". Michael Moore docet. Prezioso contributo, quello dell'amico Korey Rowe, reduce dal fronte afgano prima, e iracheno poi, testimone oculare in grado di tradurre indizi in prove. Si aggiunse un terzo amico, pure lui ventenne, Jason Berman. Nacque anche l'etichetta di produzione, dal nome programmatico: "Louder than Words", più forte delle parole.

Un'ora di filmato che comincia con alcuni fatti sintomatici accaduti prima dell'11 settembre, poi estratti da filmati tv sull'attacco e l'intervista a Hunter S. Thompson, autore di un libro sulle stragi, morto suicida in circostanze oscure, le speculazioni a Wall Street e i dubbi sul Pentagono, il crollo delle Twin Towers e il "mistero" del volo 93 - quello dell'atto eroico dei passeggeri - le scatole nere sparite, le manipolazioni dei media, il video di Bin Laden "trovato" quando ormai gli americani aspettavano da troppo tempo le prove sugli attacchi promesse da George W. Bush, e non ancora arrivate.

Diffondere, si diceva, più che guadagnarci qualcosa. E infatti i tre ragazzi girano l'America e organizzano proiezioni pubbliche. Insomma continuano a conferire visibilità al "911 Truth Movement", vasta e trasversale organizzazione per la ricerca della verità sull'11 settembre - anche se non tutti i membri concordano con tutte le tesi esposte in Loose Change. Ma quel che interessa ai tre ragazzi è insinuare il dubbio, affinché gli americani rimettano in discussione l'idea che si sono fatti su quel giorno che ha cambiato il mondo.

fonte: www.repubblica.it

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.it: un giornale per gli italiani di Barcellona

18 maggio 2006

Vivace, colorato, sorprendente, esattamente come la città in cui viene alla luce e alla quale vuole comunicare, in italiano. Nasce ".it" il primo magazine degli italiani di Barcellona, che formano una comunità giovane e in continua espansione e alla quale la nuova iniziativa editoriale intende rivolgersi per informare sui principali temi di attualità politica ed economia catalana, per segnalare le molteplici opportunità di svago che la città offre, per fornire una serie di servizi. Il numero zero sarà disponibile, a distribuzione gratuita, a partire da giugno, con una tiratura di mille copie. Quindi "it" verrà pubblicato con cadenza bimestrale, con una tiratura di diecimila copie.

L'iniziativa nasce da un'idea di Marco Bozzer, da dodici anni a Barcellona e già attivo all'interno del circolo friulano Fogolar Furlan e dalla giornalista Francesca Serva. "Il progetto – spiega Marco Bozzer, che di "it" è il direttore editoriale – era nell'aria da tempo. Con la collega Francesca Serva, con la quale ci siamo trovati a lavorare assieme, avevamo sviluppato un'idea che era rimasta sostanzialmente nel cassetto, fino a quando i tempi si sono rivelati davvero maturi: oggi Barcellona esercita una grandissima attrazione sugli italiani che sempre più numerosi decidono di trasferirsi qui, o per qualche mese o per tutta la vita".

Una comunità discretamente nutrita, che Bozzer valuta essere composta approssimativamente da circa quarantacinquemila unità. "Gli iscritti all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (AIRE) di Barcellona – chiarisce il direttore editoriale di ".it" – sono risultati essere, nell'ultimo censimento, circa 14 mila e per ogni iscritto calcoliamo almeno altre due persone che non sono iscritte. Vanno quindi aggiunti gli studenti Erasmus, circa un migliaio, che ogni anno frequentano le Università della città". Numeri in forte crescita, come testimonia il fatto che dieci anni fa nei registri dell'AIRE risultavano registrati poco più di mille italiani. "Da un recente sondaggio dell'Eurispes (l'istituto di studi politici economici e sociali, ndr) risulta come un italiano su tre voglia trasferirsi all'estero e come, la meta prediletta risulti la Spagna, Barcellona in particolare".

Per ciò che concerne le ragioni di tale tendenza, secondo il direttore editoriale di ".it", queste vadano cercate, prima ancora che nella vicinanza linguistica e nella prossimità culturale, soprattutto nel fascino che, la città esercita, complici giornali e televisioni, e le opportunità di lavoro che essa offre. Quanto a un possibile identikit dell'italiano di Barcellona, Bozzer, ritiene che si tratti nella grande maggior dei casi di persone di età compresa tra i 20 e i 50 anni con un grado di istruzione medio-alto e che lavorano come impiegati, insegnanti, imprenditori. Persone ben integrate nel tessuto sociale della città, assai meno legate a un concetto di comunità italiana all'estero, così come poteva venire inteso in passato. "L'idea di base che muove .it – sottolinea allora Marco Bozzer – è quella di cercare di unire le varie anime degli italiani che vivono e lavorano a Barcellona".

Quanto ai contenuti della nuova proposta editoriale, Francesca Serva, direttore responsabile di ".it", chiarisce come l'obiettivo sia quello di proporre una commistione tra servizi di attualità, legati a temi di interesse generale, e una serie di rubriche fisse. ".it – racconta Francesca Serva - è un magazine in cui si parla di tutto ciò che accade in Spagna, e a Barcellona in particolare, che possa essere di interesse per gli italiani che vivono qui o anche che transitano semplicemente come turisti. Quindi vi sono una serie di rubriche fisse. Una dedicata a chi cerca lavoro, attraverso la segnalazione degli strumenti necessari e delle agenzie a cui è possibile rivolgersi. Ci sarà una sezione relativa ai viaggi che è possibile effettuare nei dintorni di Barcellona, seguendo itinerari eno-gastronomici. La gastronomia italiana sarà oggetto di un'altra sezione periodica, così come la moda e il design, attraverso uno spazio realizzato in collaborazione con l'Istituto Europeo per il Desing (IED) e la cultura, mediante un'altra sinergia, questa volta realizzata con l'istituto italiano di cultura di Barcellona".

Una composizione suscettibile, naturalmente di cambiamenti in corsa. Nel numero zero di ".it" ci sarà una piccolo reportage con interviste ad alcuni italiani che hanno scelto Barcellona come loro luogo di residenza. "Non è da escludere che l'articolo si sviluppi in seguito in uno spazio fisso, in cui, legate da un fil rouge di volta in volta differente, raccontare le storie dei tanti italiani di Barcellona". In considerazione del grande e crescente interesse degli spagnoli per la cultura, la moda e la gastronomia italiana, il direttore responsabile di ".it" non esclude, in futuro, la possibilità di pensare ad una sezione in spagnolo.

"it." verrà distribuito in forma gratuita, ogni due mesi, presso sedi istituzionali italiane,Università, ristoranti italiani, negozi del "Made in Italy" e luoghi di ritrovo notturni.

"Rispetto ai tradizionali giornali di comunità, pubblicati nel taglio di lenzuolo o di tabloid e distribuiti con cadenza quotidiana o settimanale – sottolinea Francesca Serva - .it è un magazine patinato a cadenza bimestrale. Una differenza, mi sembra, molto rilevante, allo stesso modo in cui appare significativamente importante la peculiarità del contesto in cui ci muoviamo rispetto ai giornali pubblicati in aree storiche di emigrazione italiane, quali possono essere gli Stati Uniti, il Canada o l'Australia. L'italiano che oggi decide di trasferirsi a Barcellona non è più l'emigrato che agli inizi del Novecento si muoveva spinto da necessità impellenti. Oggi, lo spostamento è frutto di una scelta ponderata di un individuo, spesso laureato, abituato a viaggiare e che si sente di fatto cittadino europeo, desideroso di conoscere una nuova realtà. E' inevitabile che per raggiungere un target di questo genere bisogna pensare ad uno strumento differente dal tradizionale giornale, quotidiano o periodico, di comunità".

"Rispetto ai tradizionali giornali di comunità – le fa eco Marco Bozzer – manca, fosse anche solo per una ragione anagrafica, la patina nostalgica. .it vuole essere un magazine che guarda al futuro, in un ottica europea, nel quale gli italiani fanno parta di una comunità più ampia rispetto a quella geografica di appartenenza".


News ITALIA PRESS

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Al via l'Evento Nazionale Erasmus Camerino 2006

Inizia oggi fino a Domenica 21 l'Evento Nazionale Camerino 2006 organizzato dall'ESN AURE Camerino.

Parteciperanno quasi 600 studenti provenienti da più di 30 nazioni.

Ne parlano:

fonte: www.ori0n.it

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Stage in Germania

17 maggio 2006

Molti di coloro che vogliono verificare le possibilità di una carriera internazionale, si prefiggono di farlo mediante uno stage all’estero.
Respirare l’aria di un ambiente lavorativo con modi organizzativi e ritmi diversi da quelli presenti in Italia, è un desiderio che molti giovani sentono.
Applicare la teoria degli studi ad un progetto di webmarketing, di pianificazione urbanistica, di gestione delle risorse umane oppure di management turistico fa crescere professionalmente. Discutere in varie lingue con colleghi di numerosi paesi fa conoscere modi diversi di lavorare come solitamente non sarebbe possibile.

Uno stage all’estero ha un alto prestigio e arricchisce notevolmente il Curriculum Vitae. Può essere il primo passo verso un impiego stabile fuori dai confini nazionali. Ma sicuramente aiuta anche a presentarsi con una marcia in più sul mercato del lavoro italiano. Purtroppo i posti sono limitati e i candidati numerosi.

La concorrenza tra diplomati, studenti e giovani laureati di tutto il mondo permette alle aziende e agli enti di selezionare i migliori, per esempio quelli che hanno un’ottima padronanza delle lingue, che hanno superato gli esami nel modo migliore, che hanno già nel curriculum delle esperienze di attività internazionali o multiculturali, come nel volontariato, che hanno percorso gli studi senza perdersi.

La Germania è un paese che, dal punto di vista italiano, si presta bene per fare lo stage. I rapporti economici sono moltissimi. La Germania è il partner economico più importante per l’Italia. Non solo per il turismo ma anche come mercato delle macchine utensili, i prodotti alimentari, la moda, i mobili, ecc. Lo stage in terra tedesca porta, oltre al miglioramento della lingua, anche una conoscenza approfondita che nel momento del colloquio in Italia risulta vantaggiosa.

Nella collana “Lavorare all’estero” Eurocultura pubblica la guida “Stage in Germania”, con lo scopo di aiutare i giovani italiani a trovare e a svolgere un tirocinio in questo Paese.

Questi i titoli delle sezioni:
4 Benefici e requisiti
4 Quadro normativo
4 Quadro generale
4 Le strade della ricerca
4 Opportunità di settore
4 Esperienze di stage
4 La candidatura
4 Tabella di marcia

La guida è corredata da un numero cospicuo di indirizzi, utili sia ad ottenere informazioni sia a presentare la candidatura.

Per ordinare questa guida (€ 6,50 spese postali comprese), vi invitiamo a compilare il modulo che appare nella pagina Web
www.eurocultura.it/guide2.php.

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Casting e blog per "Bumba Atomika"

La PALONEROFilm ha reso note le date del casting del lungometraggio (maggiori informazioni), che per il momento si terrà a Falconara ed a Recanati, ed ha aperto un blog redatto in prima persona dalla protagonista Berna B.
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Viaggio alla ricerca dei barbari

13 maggio 2006

Nasce un progetto interessantissimo di Alessandro Baricco, che seguiremo da vicino ogni settimana sul quotidiano la Repubblica.
Ecco la prima puntata:

NON sembra, ma questo è un libro. Ho pensato che mi sarebbe piaciuto scriverne uno, a puntate, sul giornale, in mezzo alle frattaglie di mondo che quotidianamente passano da lì. Mi attirava la fragilità della cosa: è come scrivere allo scoperto, in piedi su un torrione, tutti che ti guardano e il vento che tira, tutti che passano, pieni di cose da fare. E tu lì senza poter correggere, tornare indietro, ridisegnare la scaletta. Come viene, viene. E, il giorno dopo, involtolare insalata, o diventare il cappello di un imbianchino. Ammesso che se li facciano ancora, i cappelli, col giornale - come barchette sul litorale delle loro facce.

Ogni tanto, e mica solo nel lavoro, ci si va a cercare una qualche indigenza. Ed è probabilmente un modo di recuperare una qualche autenticità.

Comunque non vorrei creare false aspettative, quindi chiarisco che non è un romanzo. Il romanzo a puntate, quello non mi attira per niente. Per cui sarà un saggio, nel senso letterale del termine, cioè un tentativo: di pensare: scrivendo. Ci sono alcune cose che mi va di capire, a proposito di quel che sta succedendo qui intorno. Per "qui intorno" intendo la sottilissima porzione di mondo in cui mi muovo io: persone che hanno studiato, persone che stanno studiando, narratori, gente di spettacolo, intellettuali, cose così. Un mondaccio, per molti versi, ma alla fine è lì che le idee pascolano, ed è lì che sono stato seminato.

Dal resto del mondo ho perso contatto un sacco di tempo fa, e non è bello, ma è vero. Si fa un sacco di fatica a capire la propria zolla di terra, non resta molto per capire il resto del campo.

Ma forse in ogni zolla, a saperla leggere, c'è il campo intero.

E comunque, dicevo che c'è qualcosa, lì, che mi andrebbe di capire. Prima pensavo di intitolarlo così, il libro: La mutazione. Solo che non mi è riuscito di trovare nessuno a cui, anche solo vagamente, piacesse. Pazienza. Però era un titolo puntuale. Voglio dire che quella è precisamente la cosa che mi piacerebbe capire: in cosa consiste la mutazione che vedo intorno a me.

Dovendo riassumere, direi questo: tutti a sentire, nell'aria, un'incomprensibile apocalisse imminente; e, ovunque, questa voce che corre: stanno arrivando i barbari. Vedo menti raffinate scrutare l'arrivo dell'invasione con gli occhi fissi nell'orizzonte della televisione.

Professori capaci, dalle loro cattedre, misurano nei silenzi dei loro allievi le rovine che si è lasciato
dietro il passaggio di un'orda che, in effetti, nessuno però è riuscito a vedere. E intorno a quel che si
scrive o immagina aleggia lo sguardo smarrito di esegeti che, sgomenti, raccontano una terra saccheggiata da predatori senza cultura né storia.

I barbari, eccoli qua.

continua su la repubblica.it

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Camerino: programma Corsa alla Spada 2006

11 maggio 2006

Tamburini SarnanoFigureRiempi la tazzaRed wine
Grande festa quest'anno per la 25° edizione della "Corsa alla Spada e Palio" di Camerino, in concomitanza con l'evento nazionale Erasmus organizzato dall'ESN AURE Camerino.

Purtroppo mi perdo la giornata sui blog a ScriptaVolant, ma vista l'importanza dell'evento ed essendo anche la mia ultima festa da studente camerte non posso mancare!

Di seguito il programma completo.

Giovedì 11:
Ore 20:00, Apertura delle Taverne dei Terzieri

Venerdì 12:
Ore 20:00 Apertura delle Taverne dei Terzieri
Ore 21:30 Concerto della Banda Città di Camerino (Piazza Garibaldi)
Ore 22:00 Spettacoli di strada del gruppo "Virivisse" (vie e piazze del centro storico)
Ore 22:30 Staffetta Rosa per i camerinesi di ogni età (da p.zza S.Venanzio a p.zza Umberto I)
Ore 23:00 Spettacoli musicali per giovani (Rocca Borgesca)

Sabato 13:
Ore 20:00 Apertura delle Taverne dei Terzieri
Dalle 18:00 alle 20:00 e dalle 21:00 alle 24:00 Dimostrazione di tiro con l'arco del gruppo "Arcieri de Varano" (P.za Caio Mario)
Ore 21:30 Combattimenti di Scherma dell'Ass. "Forte Braccio Veregrense" (P.za Cavour e Umberto I)
Ore 22: 00 Spettacoli di strada del gruppo “Virivisse” di Camerino (vie e piazze del centro storico)
Ore 23:00 Spettacoli musicali per giovani (Rocca Borgesca)

Domenica 14
Ore 16:00 Corsa alla Spada per bambini (P.za Cavour)
Ore 18:00 Spettacolo di bandiere e tamburi” (lungo le vie e le piazze del centro-storico)
Ore 20:00 apertura delle taverne dei Terzieri e cena medievale al Terziero di Mezzo
Ore 21:30 "Sogno di una notte di mezza estate" a cura della Filodrammatica piorachese al Teatro Filippo Marchetti

Lunedì 15
Ore 20:00 apertura delle Taverne e cene in piazza;
Ore 22:00 Spettacoli di strada del gruppo “Virivisse” di Camerino (vie e piazze del centro storico)

Martedì 16
Ore 20:00 apertura delle taverne dei Terzieri e cena medievale al Terziero di Sossanta
Ore 21:30 Spettacolo musicale d’epoca del Coro Polifonico “Città di Tolentino (Palazzo Ducale)

Mercoledì 17
Ore 20:00 apertura della taverna dei Terzieri
Ore 21:30 Offerta dei Ceri e Falò

Giovedì 18
Intera giornata dedicata alla festa del patrono San Venanzio Martire
Ore 20:00 apertura delle taverne dei Terzieri

Venerdì 19
Fiera San Venanzio, dalle ore 8 alle 20 lungo le vie e le piazze del centro storico
Ore 16:00 impianti sportivi loc.Le Calvie 2° “ Memorial Corrado Rosati” quadrangolare di calcio cat. Allievi ( fase eliminatoria )
Ore 18:00 Spettacoli di strada del gruppo “Virivisse” di Camerino – vie e piazze del centro storico
Ore 20:00 Cena in piazza per gli studenti Erasmus e apertura delle Taverne dei Terzieri
Ore 21:00 Spettacoli medievali di combattimenti simulati all’ arma bianca proposti dalla “Scuola di Scherma Antica ForteBraccio Veregrense”di Montegranaro, capitanati da Diego Giulietti
Ore 22:00 “Palietto” da San Venanzio a Santa Maria in via. Parodia della Corsa alla spada e palio, con scherzi, prove di abilità e sorprese
Ore 23:00 Rocca Borgesca spettacoli musicali per giovani

Sabato 20
Ore 16:00 impianti sportivi loc.Le Calvie 2° “ Memorial Corrado Rosati” quadrangolare di calcio cat. Allievi (finali)
Ore 18:30 “Feriae matricolarum” – festa goliardica
Ore 20:00 apertura delle taverne dei Terzieri
Ore 21:00 Disfida tra gli “Arcieri de Varano” di Camerino e gli “Arcieri S. Floriano” di Jesi
Ore 23:00 Spettacoli musicali per giovani (Rocca Borgesca)

Domenica 21
Ore 12:30 apertura della Taverna di Muralto
Dalle 15:30 - Corteo storico e “Corsa alla Spada e Palio
Ore 20:00 apertura delle Taverne di Sossanta e Di Mezzo
Ore 23:00 p.za Cavour - spettacolo pirotecnico conclusivo

fonte: www.ori0n.it

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Quando la scuola diventa hi-tech

04 maggio 2006

Microfoni accesi: la lezione comincia, il prof la registra e poi è pronta per essere scaricata da un computer e ascoltata. Ripetuta e imparata a memoria nel caso si tratti della lettura di una poesia del Leopardi, o della parafrasi a un canto dantesco. Dalla letteratura alle scienze, dalla musica alla rassegna stampa, a scuola è l'ora del podcast. E delle web radio, diventate un obiettivo di molti studenti e insegnanti.

La scoperta del podcasting come sistema utile alla didattica è abbastanza recente nelle scuole italiane: c'è chi ha cominciato a usarlo all'inizio dell'anno scolastico e chi nei mesi scorsi, ma in ogni caso i protagonisti della "svolta tecnologica" si dicono entusiasti dell'esperienza. E ci tengono a sottolineare che non si tratta di intrattenimento o di esercizio ludico, ma di un'occasione importante per rinnovare l'insegnamento.

Lo dimostrano i materiali audio e video delle varie scuole: le videolezioni e le clip realizzate dall'Istituto Tecnico Professionale Bodoni-Paravia di Torino che a settembre, nell'ambito del progetto Didanext, ha inaugurato "RadioTony", la prima web radio scolastica; il Multiblog del Liceo Scientifico Statale "E. Fermi" di Ragusa e la sua "RadioTuttiFermi" che conta già molte rubriche seguite da 30 ragazzi e una ventina di docenti (notiziari scolastici, sondaggi, rassegne stampa). Come pure lo prova il lavoro degli studenti dell'Istituto professionale di Cupra Marittima (Ascoli Piceno) con "DreamRadioStream" e quelle delle Scuole Superiori del Piemonte e della Liguria riunite nel progetto "Radio Zainet".

La voce dei docenti. Ora, a parte la possibilità di avere a disposizione immagini, testi, video, clip musicali e cicli di lezioni, viene da chiedere se c'è un valore specifico nell'uso del podcasting a scuola? "Il Podcast offre un contributo specifico all'insegnamento e all'apprendimento, rispetto a molte altre soluzioni digitali precedenti - spiega Alberto Pian, docente all'Istituto Bodoni-Paravia ed esperto di nuove tecnologie - perché integra strumenti digitali e non, in un ambito unico". Pian ha organizzato una struttura particolare di lezione: realizza schede didattiche in formato pdf, e poi le trasmette ai ragazzi che le ricevono sul computer. Inoltre registra spesso i dibattiti in formato audio e video: "Lo scopo è che in classe si crei un certo clima di attenzione e un interesse rinnovato allo studio. L'obiettivo - precisa l'insegnante - non è che tanti altri ascoltino quello che facciamo ma che gli studenti possano fruire attivamente di questi strumenti. Se una web radio viene realizzata solo per diventare una vetrina della scuola o per creare una redazione di studenti non credo abbia molto senso da un punto di vista didattico. Se invece è un'occasione per avviare i ragazzi a una padronanza linguistica e per farli scrivere allora è altra cosa".

E sbaglia chi pensa a uno svilimento dell'insegnamento, anzi: "La tecnologia va usata come strumento didatticamente utile, ma molti insegnanti - nota Pian- ancora non conoscono le potenzialità del mezzo e gli investimenti dovrebbero essere orientati a formare in tal senso i docenti". Il problema infatti è soprattutto culturale: "Molti docenti credono ancora che si tratti di attività d'intrattenimento - osserva Carmelo Ialacqua, docente del Fermi e autore di Edublog - altri invece sono incuriositi. Ma bisogna capire che è sempre più difficile e improduttivo continuare una didattica tradizionale. Secondo l'Ocse la scuola così com'è finirà nel 2015 se non si rinnova. C'è una difficoltà enorme infatti a comunicare secondo vecchi codici e non ci si può ostinare a ritornare solo sui libri di testo o a parlare in classe. Si rischia di perdere una sfida fondamentale".

E a non voler correre questo rischio è anche Antonella Brugnoli, insegnante di scuola elementare e coordinatrice della Rete "I ragazzi del fiume", una realtà nata in Friuli che comprende 84 scuole e coinvolge più di seimila ragazzi: "Nel nostro territorio si parlano tre lingue italiano, sloveno, friulano - racconta Brugnoli - e abbiamo pensato di comunicare attraverso il podcast. L'esperienza è entusiasmante, lo strumento è facile da usare e piace moltissimo ai bambini. Inoltre, nel caso di ragazzi disabili, l'utilizzo del podcast si sta rivelando molto importante, dà importanti risultati nell'apprendimento".

Il giudizio dei ragazzi. Dunque gli insegnanti promuovono il podcast. E gli studenti che ne pensano davvero? "Abbiamo colto subito con entusiasmo la proposta di creare una radio-web d'istituto, per fare un'esperienza del tutto nuova e originale - racconta Andrea Caruso che, insieme a Bruno Giummarra e Luca Gulino, frequenta il Liceo Fermi di Ragusa e cura la rassegna stampa di RadioTuttiFermi -. Ci piace l'idea di seguire una rubrica e di leggere e commentare le prime pagine delle più importanti testate nazionali. E poi questo lavoro ci impegna a seguire costantemente i giornali e le notizie. Inoltre abbiamo la possibilità di creare contributi originali per la rete".

Si capisce allora perché "il numero di studenti che collaborano a questa iniziativa sta aumentando", come dice Salvatore Tummino, anche lui coinvolto nell'avventura del podcast scolastico: "Mi occupo del settore motori, raccogliendo news, curiosità, aggiornamenti e immagini dal mondo delle due e quattro ruote - racconta -. Il lavoro non è semplicissimo, ma con il prof e i compagni diventa più semplice, divertente e istruttivo".

fonte: www.repubblica.it

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Seminario : MOBILITÀ INTERNAZIONALE

03 maggio 2006

Infotraining, in collaborazione con Eurocultura, organizza:

MOBILITÀ INTERNAZIONALE:

INFORMAZIONE ED ORIENTAMENTO

Seminario di due giorni per orientatori

Vicenza, 25/26 maggio 2006.

A chi si rivolge

Agli operatori degli sportelli Informagiovani ed universitari, ai responsabili degli enti locali che si occupano della formazione e dei giovani, ai responsabili dei centri per l’impiego, agli insegnanti con delega agli scambi internazionali e a tutte quelle persone che informano ed orientano nel campo della mobilità internazionale.

Gli obiettivi del seminario

Fornire agli operatori professionali strumenti che li mettano in grado di dare informazioni strutturate per orientare gli utenti ad una esperienza di mobilità internazionale, di stage, lavoro, studio, volontariato e formazione.

Programma

Informazione ed orientamento allo sportello:

· comprensione delle esigenze dell’utente: studio, lavoro, stage, formazione, volontariato

· profilo dell’utente: motivazione, obiettivi, conoscenze linguistiche, qualifica ed esperienza, disponibilità finanziaria, tempi di attuazione

· le scelte possibili.

Conoscenze sulla mobilità internazionale

· le principali attività all’estero: lavoro, stage, volontariato, formazione, corso di lingua

· sportelli ed agenzie in Italia ed all’estero

· fonti di informazione in Italia e all’estero

· fonti su Internet

· programmi europei ed internazionali

· quadro generale legale nei principali paesi europei e extraeuropei

· redazione in lingua straniera della domanda di lavoro

· scegliere il corso di lingua giusto

· viaggiare low cost.

Orari: entrambi i giorni 9.00-13.00; 14.30-18.00.

I docenti

Bernd Faas, laureato in pedagogia degli adulti all’università di Berlino. Da oltre 15 anni si occupa di mobilità internazionale. Cura la collana di guide “Lavoro all’estero” di Eurocultura (oltre 40 pubblicazioni) ed è responsabile editoriale della rivista “Lavoronotizie”. Svolge attività di consulenza individuale e di gruppo sui temi della mobilità internazionale. Tiene corsi, seminari e conferenze in Italia e all’estero. Iscritto ASSIPRO.

Gloria Lombardo, si occupa di mobilità internazionale da 8 anni. Per alcuni anni è stata la responsabile del settore estero dell'Infomagiovani del Comune di Brescia oltre ad aver esercitato come libera professionista per enti pubblici e privati. Ha pubblicato per il Comune di Brescia numerose guide sulla mobilità internazionale. Attualmente collabora con Infotraining ed Eurocultura. Iscritta ASSIPRO.

Modalità di partecipazione

Quota di iscrizione:

· Euro 300,00 + IVA 20% = Euro 360,00

· Euro 250,00 + IVA 20% = Euro 300,00 per ogni altro iscritto facente parte della stessa organizzazione.

La quota dà diritto a:

· dispense e materiale informativo

· attestato di partecipazione

· abbonamento annuale a Lavoronotizie (mensile sulla mobilità internazionale)

· 4 coffee break

· 2 pranzi.

Per partecipare compilare, firmare e spedire il modulo d’iscrizione entro il 9 maggio 2006:

scaricandolo dal sito www.infotraining.org

(clic su Attività, seminari, corsi è Mobilità Internazionale è Le nostre proposte – Mobilità Internazionale: informazione e orientamento 25/26 maggio)

oppure

richiedendolo a info@infotraining.org indicando anche:

· nome e cognome

· recapito telefonico

· ente presso cui opera e città in cui ha sede l’ente.

Per ulteriori informazioni sulle modalità organizzative e sulla sede del seminario consultare il documento Condizioni e informazioni logistiche sul sito www.infotraining.org

Segreteria organizzativa:

Infotraining

Via XXV Aprile 91,

36077 Altavilla Vicentina (VI)

Tel. & Fax 0444/563391

info@infotraining.org

www.infotraining.org

Seminario successivo:

STAGE ALL’ESTERO: informazione ed orientamento, 29/30 giugno 2006.

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