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Lavorare a Londra

30 marzo 2007

Abbiamo chiesto a Gianluca, a Londra da meno di un anno, di raccontare ai lettori di Lavoronotizie i motivi della sua partenza, le difficoltà che ha dovuto superare e i traguardi che ha raggiunto. Lo abbiamo anche sollecitato a consigliare, sulla base della sua recente esperienza, la strategia migliore per approdare ed insediarsi sulle rive del Tamigi.

Chi sono

Ho 36 anni e sono originario di Ferrara. Ho conseguito la maturità linguistica presso il liceo classico ad indirizzo sperimentale della mia città; ho poi studiato giurisprudenza all'università e, successivamente, mi sono specializzato in organizzazione di eventi e marketing turistico (corso FSE).
Parlo inglese, livello avanzato, e francese, livello post-intermedio. Nel 2002 sono stato tre settimane ad Edimburgo per frequentare un corso di inglese a livello avanzato.
Per quanto concerne gli strumenti informatici so utilizzare bene Windows XP, Word, Excel, Access, Internet, Outlook Express e, sufficientemente, Power Point.
Ho lavorato a Bologna per uno studio di marketing e comunicazione, che organizzava un'importante fiera turistica ed altri piccoli eventi. Ero incaricato principalmente di relazioni esterne, promozione e ricerche. Negli anni successivi ho collaborato con un consorzio turistico della mia città, occupandomi soprattutto della promozione. Qui mi è stata data la possibilità di utilizzare l'inglese in ambito professionale, in quanto ero incaricato delle pubbliche relazioni in fiere e workshops sia in Italia che all'estero.


A Londra . . .

. . . sono venuto per tre ragioni:
Avevo sempre sognato un'esperienza di lavoro all'estero: era il sogno della mia vita fin dal periodo delle elementari!
Volevo vivere in una metropoli internazionale e cosmopolita, nella quale ci fosse vita, movimento, iniziative culturali...e quant'altro.
Volevo usare le lingue ed in particolare l'inglese.


Visite preventive

Prima di partire avevo pensato molte volte - forse troppe! - che non avrei potuto farcela, che avrei trovato difficoltà insormontabili. Sono riuscito a superare questo stato d'animo critico e stagnante venendo a Londra due volte prima di trasferirmi.

Sono venuto un anno prima, per circa 10 giorni, ed un mese prima, per due settimane. Avevo bisogno di conoscere meglio la città e capire quali fossero le caratteristiche del mercato del lavoro e le modalità di accesso alle agenzie di collocamento.

Ho scoperto, ad esempio, che le agenzie non ricevono le persone se non a determinate condizioni: occorre prima inviare il proprio CV tramite e-mail o compilare gli appositi application forms che si trovano sui loro siti e, solo seritengono che il profilo sia di loro interesse, vi chiameranno per registrarvi con loro attraverso un colloquio conoscitivo.
È dura, perché ogni agenzia riceve centinaia di curricula ogni giorno !


L'impatto

Parlando di difficoltà ed ostacoli che mi sono trovato ad affrontare qui a Londra, posso citare innanzitutto l'apertura del conto corrente in banca e l'iscrizione al sistema sanitario nazionale.
Ho potuto aprire il conto corrente solo dopo aver cambiato l'indirizzo nel mio conto corrente italiano, affinché l'estratto conto arrivasse qui a Londra, spedito al domicilio inglese. Questa era l'unica prova ufficiale del mio domicilio nel Regno Unito, perché non avevo nessun contratto inglese né nessuna bolletta inglese intestati a mio nome.
Ho potuto poi registrarmi con la struttura sanitaria del National Health Service (www.nhs.co.uk) del mio quartiere solo dopo avere ricevuto il primo estratto conto dalla banca inglese, perché provava in via formale il mio nuovo indirizzo.
Prima di partire nessuno mi aveva detto che la procedura fosse così complicata!

Altro aspetto non trascurabile è quello della socializzazione. Non è facile, quando si arriva in una grande città, costruire dei legami e bisogna essere preparati a trascorrere lunghi periodi da soli, facendo affidamento solo su se stessi.
Forse all'inizio non sono stato molto fortunato, perché sono capitato in un posto di lavoro nel quale i miei colleghi (non inglesi !) non erano particolarmente motivati a costruire rapporti che andassero al di là delle ore lavorative. Esistono comunque due associazioni che riuniscono gli italiani che abitano a Londra, organizzando aperitivi, feste, pic-nic, cene ed altro: Italians of London (www.italiansoflondon.com) e Italiani a Londra (www.italianialondra.com). I loro siti Internet contengono informazioni per chi voglia trasferirsi qui.


I più ricercati

Hanno molte chances ingegneri, medici, infermieri, farmacisti, insegnanti, manovali perché categorie molto richieste. Gli altri devono "sudare di più", perché questo è un mercato del lavoro altamente competitivo e le aziende cercano la persona che abbia tutti i requisiti da loro stabiliti. Non so quante volte queste parole mi siano state ripetute dalle agenzie!


L'indirizzo

Quando abitavo in Italia, ho risposto a molti annunci di lavoro londinesi inviando il mio CV con l'indirizzo italiano ed il numero di cellulare italiano; solo dopo ho saputo che in questo modo non sarei mai stato preso in considerazione: dovevo mettere dei recapiti inglesi.
Solo così, infatti, la situazione si è sbloccata e sono stato chiamato per un colloquio.


L'inizio

La prima volta sono andato a lavorare per un Tour Operator, con un contratto a termine. Anche se le mansioni non rispondevano di certo ai miei obiettivi, era comunque un buon inizio!. Sono riuscito a trovare un'altra occupazione dopo un mese e mezzo presso un'agenzia di eventi e marketing, che mi assunse perché le serviva una persona che parlasse italiano.
Questa mia esperienza è molto più coerente con il CV italiano ed ora ho "accumulato" un po' della famosa UK experience che qui tutti vogliono. Il mio salario non è assolutamente alto e lavoro come freelance, ma è sicuramente un passo avanti. L'accoglienza in azienda è stata molto positiva.


Le differenze

Differenze rispetto all'Italia? Uso molto consistente delle nuove tecnologie, ambienti di lavoro più "silenziosi", nel senso che si fanno meno chiacchiere e non si parla della vita privata (soprattutto non si ricevono domande indiscrete), ritmi più veloci, è più facile essere licenziati, si ottiene un lavoro in base alle capacità effettive della persona e non alle conoscenze personali (leggi: raccomandazioni).


A buon intenditor . . .
Riassumo ora per punti i consigli più importanti di lavoro e quotidianità.


Lavoro

1. Se siete realmente interessati ad effettuare un'esperienza di lavoro all'estero, chiedete consigli, suggerimenti ed istruzioni solo a persone che lavorano od hanno lavorato all'estero ed a consulenti che siano veramente ferrati in materia. Ci sono molte persone che si occupano di mobilità all'estero, che tuttavia non hanno mai effettuato esperienze di questo tipo: sapranno dirvi solo in parte come funziona, ma non conoscono tante altre importanti sfaccettature.

2. Il CV e la sua lettera di accompagnamento vanno scritti senza errori e usando la terminologia adeguata.
I titoli di studio vanno tradotti rispecchiando il sistema inglese, per cui la nostra maturità corrisponde all'A-level.
La lettera di accompagnamento va strutturata in paragrafi (sono importantissimi!!), per cui evitate di raggruppare le informazioni in un unico blocco.
Nell'ambito del marketing, comunicazione, organizzazione di eventi il curriculum, pur non superando le due pagine, deve essere molto dettagliato, senza trascurare alcun particolare di ciò che si è fatto. Occorre sintetizzare le attività in piccoli paragrafi, indicare la natura delle aziende per le quali si è lavorato, la posizione occupata e perché si è cambiata occupazione (c.d. reason forleaving).
Se ne avete la possibilità, fatevi correggere il CV e la covering letter da una persona madrelingua.
Suggerimenti molto utili per la redazione del Cv e della covering letter si trovano sul sito del Guardian www.guardian.co.uk .

3. A Londra si comincia a lavorare molto giovani ed in genere si fa carriera abbastanza velocemente, per cui bisogna essere competitivi. A nessuno interessa se in Italia ci si laurea tardi e l'ingresso nel mondo del lavoro avviene molto avanti. Per questa ragione occorre presentare CV che siano abbastanza "nutriti". Bisogna essere anche "creativi", ovvero non inventare spudoratamente, ma indicare tra le proprie esperienze attività che uno sarebbe in grado di svolgere.

4. È illusorio credere che si aprano tutte le porte perché si è laureati oppure perché si è frequentato master o dei corsi di specializzazione. Non è sempre così. Qui conta molto il saper fare. Parlando con alcuni ragazzi, ho saputo che sono riusciti ad entrare subito in azienda coloro che hanno fatto, nel Regno Unito, un master/corso di specializzazione, stage, placement, progetto Leonardo, ecc.

5. Va da sé che nelle professioni nelle quali il fattore comunicazione è importante, è necessaria un'ottima, se non eccellente, conoscenza della lingua inglese, sia scritta sia parlata. Su questo non si può barare!! Bisogna essere in grado, prima di tutto, di contattare un'azienda o un'agenzia di reclutamento e sostenere dei colloqui di selezione. A questo fine bisogna prepararsi accuratamente. A Londra ci sono molti colleges che organizzano corsi di lingua gratuiti: suggerisco di informarsi (hotcourses.com e floodlight.co.uk hanno una guida ed il sito Internet) e trovare quello che meglio risponde alle proprie esigenze. Io, ad esempio, frequento un corso in Essay writing per scrivere correttamente ogni tipo di testo.

6. Se volete trasferirvi, andate più volte a "tastare il terreno" della realtà che vi interessa e cercate qualcuno, possibilmente amici o amici di amici, che possa aiutarvi o darvi delle dritte.

7. Non cercate solo ed esclusivamente un lavoro a tempo indeterminato.

8. Prima di partire fate più ricerche possibili circa le caratteristiche del settore che vi interessa, le aziende che vi operano e le recruitment agencies specializzate. Direi di cominciare almeno 6 mesi prima.

9. All'inizio è più facile trovare lavoro presso aziende che cercano persone madrelingua o che conoscono più lingue. Al riguardo ci sono agenzie di reclutamento specializzate nelle lingue. Le principali sono: Eurolondon, Language Recruitment Services, Appointments Bilanguage, Languagematters, Boycerecruitment, Bilinguagroup, DSA Bilingual, Bilingual People, Eurecruit e The Language Business. Tutte dispongono di sito internet.

10. I migliori siti per cercare lavoro sono:
www.reed.co.uk
www.totaljobs.com
www.monster.co.uk
www.jobserach.co.uk
http://jobs.guardian.co.uk
www.jobsite.co.uk
www.justlondonjobs.co.uk
www.toplanguagejobs.co.uk
www.officerecruit.com

11. Un sito Internet importantissimo per chi cerca lavoro in marketing, eventi, comunicazione, PR, advertising, ecc. è http://jobs.brandrepublic.com .

12. Qualche annuncio di lavoro si trova anche sul sito della Camera di Commercio Italiana a Londra www.italchamind.co.uk. La loro sede è in 1, Princes Street. A parte il sito, che contiene una directory di aziende e una pagina di offerte di lavoro, loro non sono di particolare aiuto.

13. Vi sentirete ripetere centinaia di volte che non avete la famosa "uk experience": bisogna essere molto, molto determinati ed insistenti facendo di tutto affinché questo "circolo vizioso" si rompa.


Vita quotidiana

14. Partite avendo a disposizione un po' di soldi, perché all'inizio ci sono tante spese da affrontare. A Londra, ad esempio, il costo della vita è molto alto.

15. Una camera dignitosa a Londra costa circa £100 a settimana, le spese (bills) possono essere comprese o escluse.
Per trovare casa, queste sono le alternative: giornale di annunci Loot, avvisi nelle vetrine dei newsagents, al supermercato o in altri punti strategici (es.: di fianco alla stazione della metropolitana di Earl's Court, colleges, università), siti internet come:
www.flatmateclick.co.uk
www.spareroom.co.uk
www.gumtree.com
www.flatshare.com
www.intolondon.com
http://uk.easyroommate.com

Può essere utile una visita all'agenzia Flatland, 125, Gloucester Road, London SW7 4TE (bisogna pagare per iscriversi).
In genere le normali estateagencies non si occupano di flatsharing.
Si paga l'affitto all'inizio del mese e bisogna dare un mese di deposito.

16. Quando arrivate, fate subito l'abbonamento della metropolitana, perché i trasporti sono molto costosi: weekly travelcard, monthly travelcard (£85), pre-paid Oyster card. Con l'abbonamento potete utilizzare la metropolitana, la DLR, gli autobus ed i treni nelle zone da voi selezionate.
17. Tre siti strategici sono www.streetmap.co.uk (stradario di Londra), www.tfl.gov.uk (Transport for London), www.yell.com (Pagine Gialle).


. . . e per finire

18. Vi invito ad essere molto obiettivi verso l'Italia ed il paese nel quale vi trasferite, riconoscendo molto francamente ciò che è meglio e ciò che è peggio di ciascuno. Si rende insopportabile chi diventa detrattore dell'Italia a 360° o chi, all'opposto, critica continuamente la nuova realtà!

19. Seguite le vostre passioni, il vostro istinto, ascoltate la vostra parte più intima: è ciò che conta più di tutto! Non rinunciate ad un progetto (che va costruito, comunque), solo perché qualcuno cerca di ostacolarvi.

Buona fortuna a tutti!

via: www.eurocultura.it

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posted by Planeterasmus, 10:13 | link | 2 comments |


I giovani italiani si allontano dall'Europa sono pochi e scarsamente informatizzati

27 marzo 2007

Se il futuro dipende dai giovani di oggi in Italia non c'è da stare molto allegri. La popolazione invecchia e i ragazzi sono sempre meno. Nel secondo millennio usano poco internet e hanno scarse competenze informatiche. Il livello di scolarizzazione è basso e sono ancora troppi coloro che a 24 anni si ritrovano all'affannosa ricerca di un posto di lavoro. Un quadro - quello illustrato da Eurostat in occasione del Forum dei giovani del 24 e 25 marzo, organizzato nell'ambito dei festeggiamenti per il 50° anniversario della firma dei Trattati di Roma - che dovrebbe fare riflettere tutti: politici, amministratori locali e cittadini comuni. I numeri, ancora una volta, non lasciano spazio a dubbi: l'Italia è indietro e il futuro secondo gli esperti europei è decisamente in salita.

La popolazione "giovane". Se per giovani intendiamo quelli al di sotto dei 24 anni, in Italia, siamo messi male e se consideriamo gli under 15 siamo gli ultimi. E' il prezzo di genitori con sempre meno figli e di una famiglia che stenta a decollare: con benessere e difficoltà economiche probabilmente facce della stessa medaglia. Oggi, nel nostro paese , solo un abitante su quattro ha meno di 24 anni. La media dei paesi dell'Unione Europea è del 28,6 per cento. Tra le nazioni che possono contare su un capitale umano giovane in testa c'è l'Irlanda (35,7 per cento) seguita dal Francia, col 31,2 per cento, Regno Unito e Danimarca. E se nel frattempo non interverranno novità, nel 2050 le cose peggioreranno ulteriormente: il numero dei giovani, si calcola, scenderà al 19,6 per cento.

Il livello di scolarizzazione e il lavoro. E' uno dei parametri presi in considerazione dalle organizzazioni internazionali per prevedere i margini di crescita di uno stato. Rispetto alla media Ue (77,4 per cento) i ragazzi italiani tra i 20 e i 24 anni di età in possesso di un diploma sono appena 73 su 100. La Svezia con 87 giovani diplomati su 100 ci surclassa. Finlandia e Grecia ci danno oltre 10 lunghezze. Ma il dato che salta all'occhio è quello dei paesi appartenuti all'ex blocco sovietico che in molti casi superano il 90 per cento. Brutte notizie per i giovani italiani anche sul versante del lavoro. La disoccupazione in Italia colpisce più di un giovane su 5 (il 20,1 per cento) con una media europea più bassa di quasi 3 punti e mezzo. Ma non è tutto. Perché nelle statistiche Eurostat figura la percentuale di giovani che lavora: il resto è disoccupato o continua gli studi. In Italia, ultima in assoluto, può contare su uno stipendio appena un ragazzo su 4. Nel Regno Unito, in Finlandia, Austria e Danimarca se ne contano quasi il doppio.

Le competenze informatiche. In un mondo sempre "più virtuale" sapere utilizzare il computer e la Rete è di fondamentale importanza. Fra qualche anno, coloro che non sapranno inviare una email non saranno in grado di "chattare" o "navigare e acquistare in rete" saranno considerati neoanalfabeti. Tra i paesi europei più sviluppati i giovani italiani figurano all'ultimo posto: appena 55 su 100 (16/24 anni) utilizzano internet almeno una volta alla settimana. Gli unici paesi dell'Ue che ci seguono sono la Bulgaria, la Grecia e Malta. Anche in Lituania e Lettonia l'utilizzo di internet da parte dei giovani è parecchio più diffuso che nel belpaese. Stessa cosa per le competenze informatiche di alto livello. Solo un giovane italiano su tre può considerarsi davvero esperto alle prese con "file, account" e altre diavolerie e solo 8 su 100 si sono cimentati in "acquisti elettronici". In Europa, i ragazzi fra 16 e 24 anni che comprano beni e servizi su internet sono almeno il triplo

Salvo Intravaia
24 marzo 2007

via: www.repubblica.it
posted by qualcuna, 15:23 | link | 0 comments |


Che ne pensate? "Forse è meglio fingere di non essere italiani"

26 marzo 2007

Ecco una lettera alla rubrica di Beppe Severgnini Italians Che ne pensate?
"Salve Beppe, Mi trovo pienamente d'accordo con ciò che ha scritto il lettore che si lamentava della mancanza di determinati insegnamenti nella scuola italiana. Io che sto studiando come Erasmus in Inghilterra, mi rendo perfettamente conto del mio basso livello di preparazione rispetto ai miei coetanei provenienti non solo dal Regno Unito, ma anche da Francia, Germania. Cina, Stati Uniti. Ma l'Italia è il mio paese, e anche di fronte all'evidenza delle mie lacune, ho sempre cercato di difendere il nostro sistema scolastico e universitario. Ma come posso continuare a sostenere che tutti i pregiudizi e gli stereotipi che sono diffusi nel mondo riguardo al nostro paese non sono che buffonate?
Come posso evitare di limitarmi a sorridere (e ahimé esserne disgustata) quando ogni giorno i miei amici internazionali mi dicono di aver letto le notizie più inusuali e sorprendenti proprio in riferimento all'Italia? Berlusconi e le sue chirurgie plastiche e avances alle donne, violenza negli stadi, scandali per l'inadeguatezza igienica degli ospedali, totale confusione nel governo italiano.. Certe volte mi domando se mi convenga ancora dire che sono italiana o se sia meglio fingere con un accento adeguato di provenire dal Paraguay."


Francesca Frigeni

posted by qualcuna, 20:48 | link | 0 comments |


Fare il medico nel mondo

24 marzo 2007

La professione del medico è richiesta in molti paesi. A Manchester lavorano più medici del Malawi di quelli che sono rimasti in patria. Quasi 800 medici tedeschi sono stabilmente insediati in Svezia. La Danimarca assume tutto l'anno tra i polacchi. Gli Stati del Golfo Arabo offrono tra 8.000 e 10.000 dollari esentasse per attirare medici con almeno cinque anni di esperienza. La Svizzera cerca specialisti di ogni tipo.
Si potrebbe allungare di molto la lista degli esempi. Ci fermiamo con l'ultimo che riguarda un fatto singolare ma che, proprio per questo, fa capire le opportunità in altri paesi.
Nel Regno Unito troviamo anche opportunità di lavoro durante il fine settimana oppure per una sola settimana. Perciò, da paesi come la Germania, si muovono medici ospedalieri per fare gli "straordinari" negli ospedali inglesi. Con una paga oraria di 60 sterline (90 Euro circa). Un turno di 36 ore fa guadagnare, anche dopo le tasse, un cifra che supera a volte lo stipendio mensile percepito in patria.
La sanità europea, ma non solo, in quanto alla professione del medico, si sta sempre di più internazionalizzando. Se una volta si andava all'estero solo da ragazzi per completare la formazione, oggi si può andare quasi in ogni momento della carriera professionale. Nella sola Germania esercitano quasi 18.000 medici stranieri. Questa cifra si triplica quando prendiamo in considerazione il Regno Unito.

Ricerca del lavoro

Negli ultimi anni, vista la carenza di personale sanitario, sono nate molte agenzie private specializzate. La maggiore parte ha sede nel Regno Unito, ma non si limita a reclutare per i posti sull'isola. Spesso cercano per organizzazioni internazionali, per ospedali pubblici e privati, per gli Stati Arabi, per gli Stati Uniti, per l'Australia, ecc.

Rivolgersi a queste agenzie non comporta una spesa per il candidato, in quanto sono pagate dal committente (10-20% dello stipendio annuale oppure alcune mensilità). La procedura di selezione inizia di solito con la candidatura online seguita da un invito per il colloquio nella sede dell'agenzia (viaggio a spese del candidato). Possono seguire altri colloqui per ulteriori chiarimenti.

Più volte l'anno, attraverso la rete europea EURES dei Centri per l'Impiego nazionali, varie strutture sanitarie estere cercano personale anche in Italia. Eventuali date di selezione sono annunciate sul sito. In tutte le Regioni sono a disposizione gli Euroconsiglieri che aiutano anche i medici a capire come muoversi per trovare un lavoro all'estero.
http://europa.eu.int/eures
www.welfare.gov.it/eures

Esiste un numero infinito di siti dedicati alla ricerca del lavoro nel settore sanitario. In ogni Paese si trovano siti per tutto il personale sanitario, ma ci sono anche siti specializzati sulla singola professione: medici, dentisti, farmacisti, infermieri, ecc.
Molte strutture sanitarie private e pubbliche cercano personale per conto proprio, tramite annunci sulle riviste di settore oppure tramite il proprio sito.
Sono principalmente due le modalità seguite per l'assunzione di personale a tempo determinato o indeterminato: candidatura diretta oppure tramite concorso. L'ultima riguarda di più paese come la Francia e la Spagna, mentre la prima è quella diffusa nei paesi nordici e fuori dall'Europa.

Retribuzione

Lo stipendio del medico dipendente varia a seconda del paese. Per esempio un "house officer" inglese inizia con 20.700 sterline (30.000 Euro circa); se lavora a Londra riceve un'aggiunta di 3.000 Euro circa per il più alto costo della vita. I siti degli ordini e delle associazioni professionali riportano sempre le ultimi novità relativamente a stipendio e benefit.

Riconoscimento

La direttiva 93/16 è la base per la libera circolazione dei medici all'interno dello spazio economico europeo. Vale per i cittadini dello Spazio Economico che hanno conseguito il titolo di medico in una paese membro e regola in dettaglio il riconoscimento reciproco fra gli Stati della formazione e della specializzazione.
In ogni Paese esistono istituzioni (Ministero della Salute, Ordini dei Medici e altri) che verificano la corrispondenza della formazione raggiunta con gli standard nazionali. Ottenere questo riconoscimento è requisito essenziale per potersi registrare presso l'Ordine professionale nel Paese di accoglienza ed esercitare la professione.
Generalmente il medico che vuole lavorare in un altro paese dell'UE, deve recapitare alle autorità competenti di quel paese la seguente documentazione:

  • riconoscimento della laurea,
  • fotocopia autenticata del diploma originale,
  • fotocopia autenticata del documento che attesta la nazionalità,
  • certificato originale, rilasciato dalle autorità competenti, che attesti che il diploma di laurea possiede i requisiti richiesti in materia dalle Direttive Europee,
  • registrazione all'albo professionale del luogo in cui si vuole praticare, in accordo con le leggi di ciascun paese,
  • carta di soggiorno, qualora la permanenza superi i 3 mesi.

Siti:

Austria
www.aerztekammer.at (informazione)

Francia
http://emploi.fhf.fr (offerte)
www.staffsante.fr (offerte)
www.ifrhos.com (offerte)
www.ordmed.org (informazione)
www.sante.gouv.fr/emplois/dhos/internat (concorso)

Irlanda
www.medicalcouncil.ie (informazione)
www.imo.ie (informazione)
www.doh.ie (Ministero della Salute)

Lussemburgo
www.ms.etat.lu (informazione)
www.collegemendical.lu (informazione)
www.ammd.lu (informazione)

Paesi Bassi
www.assistentenberoepen.nl (offerte)
www.care4jobs.nl (offerte)
www.medischevacaturebank.nl (offerte)
www.minvws.nl (informazione)
www.knmg.nl (informazione)

Portogallo
www.min-saude.pt (informazione)
www.ordemdosmedicos.pt (informazione)

Regno Unito
www.bmjcareers.com (offerte)
www.internationalrecruitment.nhs.uk (offerte)
www.gmc-uk.org (registrazione)
www.pmetb.org.uk (registrazione)
www.bma.org (informazione)

Spagna
www.msc.es (informazione)
www.cgcom.org (informazione)

Svezia
www.medrek.se (offerte)
www.lakartidningen.se (offerte)
www.sos.se (informazione)
www.lakarforbundet.se (informazione)

Svizzera
www.fmh.ch (informazione)
www.bag.admin.ch (informazione)

USA
www.HealthCareSource.com (offerte)
www.jobscience.com (offerte)
www.medhunters.com (offerte)
www.healthecareers.com (offerte)
www.healthcarehiring.com (offerte)

Australia / Nuova Zelanda
www.wave.com.au (offerte)
www.bestjobsau.com (offerte)

Paesi Arabi
www.arabiancareers.com (offerte)

India
www.medindia.net (offerte)

Giappone
http://medicalassocia.jp (offerte)
www.accessdoctor.co.jp (offerte)

Mondo
www.medicalstaff.co.za (offerte)

via: www.eurocultura.it

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posted by Planeterasmus, 14:50 | link | 0 comments |


Premio Strega Europeo

Novità in atto per uno dei premi letterari più prestigiosi in Italia. Il Premio Strega diventa "Premio Strega Europeo" per diffondere la letteratura di tutti gli stati membri, favorendo le traduzioni. L'iniziativa avviene in occasione di una duplice ricorrenza: 1947, prima edizione di quello che sarebbe diventato il piu' noto riconoscimento letterario italiano e 1957, firma del Trattato di Roma con il quale nasceva la Comunita' Economica Europea. Votazione e premiazione avverrano a Napoli nel novembre del 2008.

Fonte: www.booksblog.it

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posted by qualcuna, 09:31 | link | 0 comments |


Nuove opportunitá con il Leonardo

20 marzo 2007

L'Istituzione dei Distretti Industriali di Arezzo, in collaborazione con l'Università di Siena - sede di Arezzo e con la Provincia di Arezzo, promuove il Progetto For_Pro_AR nell'ambito del Programma "Leonardo da Vinci".
Il progetto, che sarà coordinato da Eìdema Academy, riguarda 11 borse per tirocini di 12 settimane da svolgere a Varsavia (Polonia).
Gli ambiti professionali di riferimento per il tirocinio riguardano marketing, comunicazione, logistica, ebusiness e nuove tecnologie e turismo.

I destinatari sono:
  • neo diplomati, neo laureati e giovani lavoratori fino a 35 anni di età da compiere entro la data di scadenza del bando
  • cittadini di uno stato membro dell'U.E. e residenti in Italia


Un punteggio sarà assegnato a chi possiede uno o più dei seguenti altri requisiti:

  • conoscenza della lingua polacca e/o inglese
  • coerenza tra percorso formativo, motivazione, aspettative e ambiti professionali del tirocinio
  • iscritti e/o neolaureati al Corso di Laurea E.G.P.M.I. di Arezzo
  • residenti nella Provincia di Arezzo
  • residenti in Toscana.


Scadenza
: 30 marzo 2007

La candidatura, da presentare all'Istituzione dei Distretti Industriali di Arezzo, deve essere composta da:

  • domanda secondo il modello allegato al bando
  • CV secondo il modello europeo
  • fotocopia di un documento di identità.


Tutte le informazioni e i moduli per la candidatura sono reperibili sui siti: www.impiego.provincia.arezzo.it/formazione, www.unisi.it e www.eidema.it .
Maggiori dettagli si possono avere contattando il coordinatore del progetto Eidema Academy al n.055 29 44 76 o via mail all'indirizzo ldv@eidema.it .

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
Studiare e lavorare in Canada

Il 20 marzo 2007 ore 14,30-16,00 presso l'Informagiovani di via Laghetto 2 - Milano, si terrà il seminario "Studiare e lavorare in Canada: un mondo di opportunità da scoprire".
Introduce Alessandra Vogliotti, coordinatrice Informagiovani - Mobilità Internazionale.
Interviene Anna Marchetti, rappresentante del Consolato Generale del Canada.
Informazioni: www.comune.milano.it/giovani e mobinte@comune.milano.it .
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Nell'ambito del Programma "Leonardo da Vinci" le Università di Roma "La Sapienza", "Tor Vergata" e "Roma Tre" partecipano al progetto di mobilità Unipharma-Graduates 3, promosso dalla Fondazione Noopolis.
Il progetto è rivolto a 50 brillanti neolaureati presso un'università italiana statale o non statale legalmente riconosciuta, in uno dei seguenti corsi di laurea: Farmacia, Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Chimica, Chimica Industriale, Scienze biologiche, Biotecnologie.
I tirocini, che dureranno 24 settimane, si svolgeranno presso centri europei di ricerca pubblici e privati chimici, farmaceutici e biotecnologici (l'elenco completo è sul sito www.unipharmagraduates.it .

Requisiti:

  • essere laureati da non più di 18 mesi, con una votazione non inferiore a 105/110;
  • non essere iscritti a Scuole di Specializzazione universitarie, a corsi universitari di Master o Dottorato di Ricerca;
  • non aver superato i 27 anni;
  • aver svolto una tesi sperimentale in campo chimico-farmaceutico-biotecnologico;
  • avere una buona conoscenza della lingua inglese che sarà verificata mediante un test gratuito;
  • essere cittadini oppure residenti in uno Stato membro dell'UE;
  • non intrattenere un rapporto di lavoro dipendente. Le collaborazioni coordinate e continuative e le collaborazioni a progetto non sono considerate rapporti di lavoro dipendente.


Scadenza:
31 marzo 2007, ore 24,00

Tutte le informazioni e i moduli per la candidatura (che deve avvenire online) sono reperibili sul sito: www.uniroma1.it > Area internazionale > Programma Leonardo > Unipharma Graduates.
Maggiori dettagli si possono avere partecipando alla Giornata di presentazione che si terrà presso l'Università "La Sapienza" il 26 marzo 2007. Si può anche contattare Leonardotraining@uniroma1.it .
Dal 16 aprile 2007 sarà verificato il livello di conoscenza della lingua inglese mediante un test gratuito. Il test è obbligatorio: coloro che non parteciperanno saranno considerati rinunciatari. I 50 beneficiari potranno inoltre usufruire di un contributo di Euro 300,00 per un corso di lingua inglese, da frequentare prima della partenza per il tirocinio assegnato.
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Nell'ambito del Programma "Leonardo da Vinci" la Provincia di Matera, con il coordinamento di The Culture Net (T.C.N.) Centro Europeo di Formazione, promuove il progetto "START" al fine di assegnare 17 borse per tirocini di 14 settimane da svolgere in Inghilterra e Germania nel settore turismo (es. amministrazione e management, contabilità e gestione informatica dei dati, customer service, relazioni al pubblico - reception, coordinamento e gestione di congressi e conferenze, attività sportive e ricreative, settore alberghiero e catering, attività di marketing, ricerche di mercato e studio ed applicazione di strategie informatiche di promozione di prodotti turistici locali, attività di promozione, organizzazione e coordinamento di eventi artistici, musicali e folkloristici).
La borsa finanzia:
- 2 seminari propedeutici: di preparazione linguistica e di orientamento,
- corso di preparazione linguistica e culturale,
- viaggio A/R,
- vitto e alloggio nel paese ospitante,
- assicurazione contro rischi ed infortuni e responsabilità civile.

Requisiti:

  • età compresa tra i 18 e 35 anni compiuti alla data di scadenza del bando;
  • diplomati, neolaureati, lavoratori, inoccupati o disoccupati;
  • buona conoscenza della lingua del paese di destinazione;
  • cittadini italiani, preferibilmente residenti nella regione Basilicata.


Scadenza
: 30 aprile 2007

Il bando di concorso, il modulo di candidatura ed il modello per la compilazione guidata del curriculum vitae sono scaricabili dai siti www.provincia.matera.it/Provincia > In evidenza/Progetto di Mobilità START e www.theculturenet.org .
Per dettagli ci si può rivolgere al tel. 0835 30 62 50 oppure a formazione@provincia.matera.it o a leonardo@theculturenet.org .

via: www.eurocultura.it

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Concorso giovani musicisti europei

18 marzo 2007

Nuovi musicisti per vecchie immagini Un’esperienza creativa aperta a tutti gli amanti delle sperimentazioni: musica per un mondo in bianco e nero

Concorso giovani musicisti europei Il termine ultimo per iscriversi è il 15 maggio 2007

Il «Concorso Giovani Musicisti Europei» è una rassegna monotematica, una retrospettiva dedicata ogni anno a un autore dell’epoca del muto. Negli anni sono stati oggetto di questa sezione competitiva Buster Keaton, Charlie Chaplin, Charley Chase e Harold Lloyd.
Durante le selezioni (che per il 2007 si svolgeranno a Aosta, Palermo, Firenze e Liège) verranno scelti dieci musicisti, singoli o gruppi, che parteciperanno alla fase finale del concorso, ad Aosta durante Strade del Cinema Festival del Cinema Muto Musicato dal vivo in programma nel mese di agosto. Quest’anno anche l’associazione culturale tedesca «Kaleidoskop», partner, insieme alla belga «ASBL Les Grignoux», di «Strade del Cinema» nell’organizzazione di «Musica per gli Occhi», darà il suo contributo per organizzare le selezioni che si svolgeranno a Liège, in Belgio, in modo da permettere un allargamento del bacino di reclutamento di aspiranti finalisti. Le selezioni si baseranno sulla musicazione dal vivo di un cortometraggio-test uguale per tutti i candidati, nel corso di una serie di sedute, all’inizio di giugno, nelle diverse città coinvolte. Non sarà quindi una selezione su base curricolare, ma verrà valutato il valore musicale, nonché l’aderenza al film, della musicazione proposta. Ai dieci finalisti, verranno poi forniti altrettanti mediometraggi dell’autore oggetto della retrospettiva, da musicare ed eseguire dal vivo durante il festival di agosto.
Quest’anno, per la prima volta, la retrospettiva di «Strade del Cinema» sarà dedicata a una coppia, ovvero ai celebri Laurel & Hardy, molto noti al grande pubblico per le comiche sonore, ma autori anche di una serie di film muti di altissimo livello.
Ai vincitori del «Concorso Giovani Musicisti Europei» saranno commissionate, per un compenso di 1500 euro messo a disposizione dall’«Associazione Culturale Strade del Cinema», la musicazione di un lungometraggio, messo a disposizione dal «Museo Nazionale del Cinema / Fondazione Maria Adriana Prolo», e la sua esecuzione dal vivo presso il museo stesso e nel corso della successiva edizione del festival.
L’esecuzione dei primi tre classificati alla fase finale del festival, invece, verrà incisa sul CD «Notes on Frames 2007». I candidati che desiderano partecipare alle selezioni compileranno in ogni sua parte il modulo di iscrizione disponibile sul sito www.stradedelcinema.it e lo invieranno, entro e non oltre il 15 maggio 2007, all’indirizzo di posta elettronica selezioni@stradedelcinema.it. Il Concorso è aperto a musicisti, singoli o gruppi, di qualsiasi nazionalità che non abbiano compiuto il trentacinquesimo anno di età alla data dell’11 agosto 2007. Per l’ammissione dei gruppi conterà la media dell’età dei musicisti.
L’accesso alle selezioni è vincolato al pagamento di una quota di iscrizione di 30,00 (trenta) euro, I.V.A. 20% compresa, per i gruppi e di 20,00 (venti) euro, I.V.A. 20% compresa, per i musicisti che si esibiscono in solo da far pervenire, tramite vaglia postale, all’Associazione Culturale STRADE DEL CINEMA®, Regione Borgnalle 10/e, 11100 Aosta, con causale “Selezioni 2007”, entro e non oltre il 16 maggio 2007. Le quote di iscrizione non sono rimborsabili. I candidati alla selezione riceveranno a mezzo posta una copia in formato DVD con time code di un cortometraggio muto, per il quale comporranno una musicazione da eseguire dal vivo nel corso delle selezioni ufficiali che si terranno: a Palermo il 31 maggio e il 01 giugno 2007; a Firenze il 02 e il 03 giugno 2007; a Liegi il 05 e il 06 giugno 2007; ad Aosta il 9 e l’10 giugno 2007.

Promuove l’Archivio Giovani Artisti del Comune di Aosta in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione, alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Aosta e “Strade del Cinema - Festival Internazionale del Cinema Muto Musicato dal Vivo”.

OGNI INFORMAZIONE RIGUARDANTE LE MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE SONO DISPONIBILI ALL’INDIRIZZO WWW.STRADEDELCINEMA.IT

INFO festival:
Associazione Culturale Strade del Cinema - 0165 230528 info@stradedelcinema.it - www.stradedelcinema.it

via: www.artjob.it
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Leonardo da Vinci: nuovo programma

14 marzo 2007

Il 1° gennaio 2007 è entrato in funzione il rinnovato programma "Leonardo da Vinci" dell'Unione Europea. Esiste già da molti anni ma, come ogni programma, ha bisogno di aggiornamento. Il nuovo programma durerà fino al 2013 e prevede un forte aumento del numero di persone che andranno all'estero per formarsi tramite un tirocinio.
L'UE prevede che ogni anno ci saranno circa 80.000 beneficiari, più del doppio rispetto al vecchio programma. È vero che adesso l'UE comprende più paesi, cioè anche quelli entrati nel 2004 e nel 2007, come Polonia, Ungheria, stati baltici e balcanici, ecc. Però mai nella storia un programma istituzionale aveva previsto di muovere così tante persone da una paese all'altro.

L'integrazione europea e l'internazionalizzazione dei mercati (compresi quelli del lavoro), inducono a progettare un periodo d'immersione all'estero per:
  • conoscere altri mercati del lavoro ed altre economie;
  • padroneggiare metodi di lavoro diversi da quelli italiani, procurandosi un ampio ventaglio di sbocchi professionali;
  • perfezionare la padronanza di una o più lingue straniere;
  • familiarizzare con strutture e meccanismi socio-culturali di altri Paesi, maturando la capacità di cogliere la complessità e di dialogare con altre culture e soggetti;
  • prepararsi a viaggiare e a trasferirsi in altri Paesi.
La partecipazione ad un progetto Leonardo costituisce una buona opportunità per arricchire il proprio curriculum con un'esperienza lavorativa all'estero, che si può trasformare, nel migliore dei casi, anche in un lavoro stabile.

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Vivere e lavorare nel Regno Unito

Il 15 marzo 2007 ore 14,30-16,30 presso il Centro per l'Impiego di San Lazzaro di Savena - Bologna, si terrà il seminario "Vivere e lavorare nel Regno Unito". La presentazione sarà svolta da Helen Giles, consigliere EURES di Bristol.
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Il programma consiste principalmente in tre cosiddette "azioni".

La prima è rivolta ad allievi della formazione professionale iniziale che possono partire tramite il loro ente scolastico o formativo per qualche settimana (di solito da 3 a 4). Dopo una breve fase di ambientazione gli allievi (che di solito partono in gruppo) sono inseriti in un tirocinio orientativo che permette di utilizzare la lingua straniera e conoscere le modalità di lavoro fuori dall'Italia.

La seconda è rivolta a chi sta frequentando un corso di laurea o di diploma universitario oppure un dottorato di ricerca. Può andare in un'azienda straniera per un minimo di tre mesi e un massimo di 12 mesi, mettendo in pratica le conoscenze teoriche. Parte da solo o in gruppo. Gli enti attuatori sono normalmente le università.

La terza azione, invece, è rivolta a chi ha appena conseguito un diploma o una laurea e sta cercando un impiego, oppure a chi è già inserito nel mercato del lavoro. Con Leonardo può effettuare un tirocinio di lavoro in un'azienda all'estero per un periodo compreso tra i due e i 12 mesi. Parte da solo o in gruppo. Le borse sono messe a disposizione da vari organismi come associazioni, province, comuni ed aziende.

La partecipazione al programma è gratuita. La borsa Leonardo rappresenta un contributo finanziario diretto a sostenere i "costi di mobilità": viaggio, assicurazione, soggiorno, organizzazione e tutoraggio del tirocinio e corso di lingua. È importante sapere che la borsa non copre sempre il 100% delle spese. In un paese con un basso costo della vita, come vari paesi dell'Est, si riesce a pagare tutto, ma all'Ovest la borsa copre al massimo l'80% dei costi reali. In particolare nel Regno Unito e in Irlanda è piuttosto grande la differenza tra borsa comunitaria e spesa reale. Questa differenza deve essere coperta tramite sponsorizzazioni e finanziamenti pubblici, rimborso da parte dell'azienda, oppure dai tirocinanti stessi, che ricevono per esempio solo un piccolo contributo per il vitto e devono aggiungere di tasca propria tutto quello che manca.

Ciascun organismo precisa nei bandi di selezione la durata degli stage e i paesi di destinazione, insieme ai requisiti e alla data di scadenza per la presentazione delle domande. Le aziende dove svolgere i tirocini sono individuate dagli organismi stessi, nell'ambito dei rispettivi accordi di cooperazione.
Non esiste un limite d'età generale, ma occorre osservare che questo tipo di formazione all'estero è indicato per chi è all'inizio della propria carriera professionale. Chi ha già maturato lunghe esperienze lavorative e chi ha superato i 30 anni, riscontra spesso delle difficoltà, per esempio con le mansioni da svolgere, le modalità di apprendimento linguistico, la sistemazione scelta, ecc.

Per partecipare è necessario rivolgersi agli organismi che hanno avuto progetti approvati per realizzare azioni di mobilità e possedere la residenza in Italia; i cittadini italiani residenti in un altro Stato europeo dovranno rivolgersi all'Agenzia nazionale dello Stato in cui risiedono.
Per conoscere le organizzazioni con sede vicino a casa propria, rivolgetevi all'Agenzia del Programma Leonardo in Italia:

ISFOL
Via G.B. Morgagni 33
00161 Roma
tel.: 06 44 59 01
www.programmaleonardo.net

Seguono gli indirizzi di alcune organizzazioni che offrono regolarmente borse per lavoratori, inoccupati, diplomati e laureati.

A.P.I.C.
Ass. Programmi Iniziative Comunitarie
Via G. B. Ricci 6/A
35100 Padova
tel./fax: 049 87 66 397
apicve@tin.it
www.eurotrainingapic.com

Associazione XENA
via Citolo da Perugia, 35
35137 Padova
tel.: 049 87 52 322
fax: 049 87 63 786
info@xena.it
www.xena.it

Cooperativa Tempo Libero SCRL - ONLUS
Via Spalto San Marco, 37/bis
25121 Brescia
info@cooptempolibero.it
www.cooptempolibero.it

VEB, Accademia europea
Via S. Egidio, 12
50122 Firenze
tel.: 055 24 42 00
fax: 055-234 56 98
accademia@vebaccademia.it
www.vebaccademia.it

Carpiformazione s.r.l.
via Nuova Ponente, 22/b
41012 Carpi
www.carpidiem.it

Provincia di Ancona
Settore VIII - Formazione Professionale e Lavoro
Via Palestro, 7
60122 Ancona
www.istruzioneformazionelavoro.it

Serifo
Via Gugielmo Melisurgo, 23
80133 Napoli
tel.: 081 552 80 23
fax: 081 542 41 40
serifosrl@serifo.it
www.serifo.it

Cooperazione Sud per l'Europa
Corso Umberto I n° 120
89852 Mileto (VV)
tel. e fax: 0963339624
Infoline Leonardo 3930137193
staff@cspeong.it
www.cspeong.it

Collegio Universitario ARCES
Via Lombardia, 6
90144 Palermo
info@arces.it
www.arces.it

AGE
Associazione Giovani Europei
Via Isidoro La Lumia, 7
90139 Palermo
tel.: 091 321414
fax: 091 321414
info@giovanieuropei.info
www.giovanieuropei.info

Molte università italiane promuovono regolarmente bandi per laureandi e laureati. Per informazioni rivolgersi all'Ufficio Stage della propria università. Nella newsletter MUOVERSI di Eurocultura (www.eurocultura.it/muoversi.php) sono annunciati frequentemente dei bandi in scadenza.

via: www.euroculura.it

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Lavoro all'estero per artisti artigiani

12 marzo 2007

Chi ha seguito un percorso formativo nel campo dell'artigianato artistico può pensare di allargare l'orizzonte della propria attività andando all'estero per arricchire il ventaglio delle proprie qualifiche e per adeguarsi all'andamento odierno del mercato, sempre più globalizzato.
Le specializzazioni fanno capo a diversi settori d'attività: ripristino e conservazione del patrimonio, arredo, arti della tavola, arti grafiche, lavorazione del legno, della creta, del vetro, dei tessuti, del metallo e della pietra, comunicazione visiva, cuoio, decorazione, design, costruzione di strumenti, lavorazione del metallo, orologeria, bigiotteria, oreficeria artigianale, moda, spettacolo . . . e la lista potrebbe continuare.
Tutte possono trovare un'occasione sotto l'ombrello protettivo dell'Unione Europea, che molto ha fatto per promuovere la mobilità internazionale dei cittadini (p. es.: tutta la normativa per l'equipollenza dei titoli di studio www.enic-naric.net, www.cimea.it), ma anche degli artigiani in specie (p.es.: il Programma Leonardo www.programmaleonardo.net, il Progetto MOVEART www.moveart.org).

L'artista-artigiano che vuole approfondire ancora la propria formazione, proprio sul sito www.moveart.org trova informazioni su migliaia di enti e istituti di quasi tutti i paesi dell'Unione Europea.
Se desidera fare uno stage in una bottega artigiana nella UE, può chiedere informazioni all'Informagiovani più vicino circa i prossimi Progetti Leonardo promossi da enti della sua zona.

Se, invece, vuole lanciarsi direttamente nella ricerca di un lavoro, prima di tutto deve "rinfrescare" le sue competenze linguistiche: meglio di tutto sarebbe conoscere la lingua del paese di destinazione; ma per cominciare ci si può accontentare di una lingua veicolare (l'inglese è la più diffusa). Frequentare un corso di lingua mentre si scelgono le ditte, si spedisce la domanda, si aspetta la risposta: questo è il modo migliore d'impiegare il tempo.

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Vivere e lavorare nel Regno Unito

Il 16 marzo 2007 ore 15,00 presso i locali del Ministero del Lavoro di Via Fornivo a Roma (Metro Linea A - fermata Lepanto), il Coordinamento Nazionale EURES e i Centri per l'Impiego della Provincia di Roma organizzano il seminario "Vivere e lavorare nel Regno Unito". La presentazione sarà svolta da Helen Giles, consigliere EURES di Bristol.
Per partecipare è necessario prenotarsi entro il 14 marzo inviando un messaggio a cmanglaviti@lavoro.gov.it .
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Ed eccoci alla ricerca delle aziende da contattare. A parte le Pagine Gialle dei singoli Paesi, sempre utili, una fonte affidabile è costituita dalle associazioni di categoria.
Qui di seguito ne diamo una lista, accompagnata dai rispettivi siti Web. All'interno dei siti troverete i riferimenti per arrivare agli associati.
Chi desidera informazioni più ampie per cercare un lavoro o uno stage all'estero e per presentare la domanda, non può fare a meno di leggere le guide specifiche di Eurocultura (www.eurocultura.it/guide.htp) .

The World Crafts Council-Europe
Sezione europea del World Crafts Council (WCC). Promuove la conoscenza reciproca degli artigiani nel mondo, offre incentivi e consigli, stimola lo sviluppo economico. Sul sito si trova una ricca lista di link ai siti nazionali.
www.wcc-europe.org

Austria: Bundessektion Gewerbe; Handwerk, Dienstleistung der Wkoe
Camera federale austriaca di commercio, artigianato, industria, trasporto, turismo, terziario, finanza e assicurazioni.
http://portal.wko.at

Belgio: Office Des Métiers d'Art du Brabant-Wallon
Creato da "La Jeune Province", riunisce una sessantina di artigiani operanti in vari settori, tutti linkati sul sito.
www.oma-bw.org

Belgio: Vlaams Instituut Voor Het Zelfstandig Ondernemen (VIZO)
Dipartimento Artigianato e Design (zona fiamminga).
www.vizo.be

Finlandia: Design Forum
Associazione finlandese per l'artigianato e il design.
www.designforum.fi

Francia: Delegation Aux Arts Plastiques (DAP)
Emanazione del Ministero della Cultura francese. Si occupa delle strutture dell'arte contemporanea: luoghi di presentazione, residenze di artisti, aiuti, premi borse, fondazioni, organismi professionali.
www.cnap.fr

Francia: Société d'Encouragement aux Métiers d'Art (SEMA)
Associazione con lo scopo di promuovere l'artigianato artistico. Ricca lista di laboratori artigiani nella sezione "Métiers d'Art".
www.eurosema.com

Germania: Bundesverband Kunsthandwerk (BK)
Associazione nazionale degli artigiani tedeschi.
www.bundesverband-kunsthandwerk.de

Germania: Zentralverband des Deutschen Handwerks (ZDH)
Riunisce 54 Camere professionali e 38 Associazioni del settore artigiano. Tutti i link sul sito.
www.zdh.de

Germania: Berufsverband Handwerk Kunst Design e.v.
Associazione professionale per l'artigianato, l'arte e il design.
http://formdesign.de

Irlanda: Crafts Council of Ireland
Associazione degli artigiani irlandesi.
www.ccoi.ie

Portogallo: Federação Portuguesa de Artes e Oficios
Rappresenta le associazioni di artigiani di tutto il Paese. Contiene la lista linkata degli associati.
www.fpao.org

Regno Unito: Crafts Council
Organizzazione nazionale per la promozione dell'artigianato contemporaneo.
www.craftscouncil.org.uk

Regno Unito: The Scottish Arts Council
Ente pubblico per lo sviluppo dell'artigianato contemporaneo in Scozia.
www.scottisharts.org.uk

Slovacchia: Slovenska Vytvarna Unia (SVU)
Unione Slovacca delle Arti Visive. Riunisce diverse associazioni professionali dei settori legno, grafica, metalli, ceramica, ecc. Sul sito i link degli associati.
www.svu.sk

Spagna: Oficio y arte, Organización de los Artesanos de España (OAE)
Organizzazione professionale che riunisce 37 Associazioni di artigiani di livello regionale, provinciale, locale e settoriale di tutte le Comunità Autonome del paese. In pratica rappresenta circa 2000 laboratori artigiani.
Sul sito, cliccando su "Talleres" si possono ottenere liste di laboratori ordinati per settore e per regione o provincia.
www.oficioyarte.org

Spagna: Fundación Española para la Innovación de la Artesanía
Promossa dal governo, promuove lo sviluppo dell'artigianato. Sul sito i link delle organizzazioni iscritte.
www.fundesarte.org

Svezia: Konsthantverkscentrum (KHVC)
Associazione svedese di artigiani e designer. Ne riunisce più di 700.
www.konsthantverkscentrum.se

Svizzera: Form Forum Switzerland
Associazione che riunisce e sostiene centinaia di laboratori artigiani di qualità.
www.formforum.ch

via: www.eurocultura.it
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Progredire all'estero nella carriera

11 marzo 2007

Molte persone desiderano un posto di lavoro in cui siano meglio riconosciuti i loro meriti professionali, un impiego che li gratifichi non solo con soddisfazioni morali ma anche con una retribuzione adeguata.

Forse la spinta più decisiva è quella di sfruttare la propria qualifica e la propria esperienza in un contesto straniero. Dopo anni di formazione e lavoro in Italia, essi ritengono giunto il momento di "offrirsi" fuori dal proprio mercato del lavoro. Hanno saputo che, con il proprio bagaglio professionale, possono trovare dei riconoscimenti più alti all'estero: perché lo stipendio italiano si posiziona nella parte inferiore della scala europea, perché la visione del "collaboratore" nel contesto aziendale italiano lo vedono raramente al centro dell'attenzione formativa, perché l'assegnazione della responsabilità al singolo è un elemento fondamentale dell'innovazione aziendale, che in Italia spesso non viene considerato.

Guardando le professioni di queste persone si può trovare di tutto: dal pizzaiolo che sceglie la nave da crociera al laureato in economia che si sistema presso la sede europea di una multinazionale, dal medico e dall'infermiere che seguono il richiamo del sistema sanitario inglese o norvegese alla segretaria che si trasferisce a Bruxelles in uno studio europeo di avvocati, dal viticoltore che accetta l'offerta della cantina sociale nella Nappa Valley in California al falegname che va a lavorare presso l'ente Fiera di Berlino.

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Vivere e lavorare nel Regno Unito

Il 14 marzo 2007 ore 14,00 presso l'Università di Padova, Dip. Ingegneria dell'Informazione, Aula Ve, Via Gradenigo 6/A, EURES Veneto presenta "Vivere e lavorare nel Regno Unito". La presentazione sarà svolta da Helen Giles, consigliere EURES di Bristol, ed è rivolta agli studenti universitari dell'ultimo anno, con particolare riferimento agli ingegneri.
Gli studenti potranno chiedere informazioni circa i posti di lavoro disponibili e potranno discutere il proprio CV.
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Hanno tutti alcune caratteristiche in comune.

» Hanno "rinunciato" all'Italia, agli amici e spesso anche alla famiglia per alcuni anni o per sempre. La loro decisione è così forte che la lontananza, anche di anni, non li preoccupa. Altrimenti non si troverebbero a proprio agio e di conseguenza non potrebbero dare il meglio di sé nel lavoro.

» Hanno saputo mettere nella luce giusta la propria formazione acquisita in Italia. Impresa non facile considerate le differenze tra i sistemi formativi non solo in Europa. Sono riusciti inoltre a far capire il valore dell'esperienza professionale accumulata che, insieme alla personalità, hanno convinto l'azienda.

» Hanno acquisito una buona-ottima conoscenza della lingua. Durante la fase formativa e lavorativa hanno saputo sviluppare un bagaglio linguistico tale che consente di trasferire al 100% il loro know how professionale nel nuovo contesto di lavoro. Solo chi è in grado di far "fruttare" pienamente le proprie capacità (ciò che richiede per forza la lingua) può aspettarsi un forte interesse ad assumerlo da parte delle aziende.

» Infine troviamo la preparazione interculturale. Queste persone hanno di solito avuto, nel corso della loro formazione, vari periodi lunghi all'estero durante i quali hanno dovuto superare i problemi connessi all'integrazione in un contesto straniero. Sono riusciti, già in età precoce, ad arrangiarsi nei contatti con la gente e la cultura straniera, hanno superato con successo la sensazione di trovare tutte le porte chiuse perché stranieri, hanno creato la loro rete di contatti all'estero che aiuta a trovare sicurezza e che rassicura la persona nelle situazioni di solitudine e difficoltà.

Se analizziamo la loro situazione professionale dopo che si sono inseriti nel mercato del lavoro locale, possiamo generalmente constatare che sono riusciti a mettere a frutto la loro preparazione italiana: non solo hanno ottenuto un notevole balzo in avanti della retribuzione (cosa non particolarmente difficile visto che gli stipendi italiani sono tra i più bassi in Europa, non solo per laureati ma anche per le professioni d'ufficio e artigianali) ma hanno anche goduto di una celere progressione di carriera, perché hanno saputo cogliere le opportunità di crescita professionale all'interno dell'azienda (l'azienda europea, di solito, dedica molta attenzione allo sviluppo delle proprie risorse umane, perché le vede come asse fondamentale per reggere la concorrenza).

C'è anche da dire che queste persone, una volta tornate in Italia, non hanno vita facile. Nonostante tutte le esperienze maturate in un contesto estremamente interessante per l'azienda italiana, spesso vengono considerati come casi problematici perché il loro curriculum fa paura oppure non viene capito. Paura perché portano qualifiche ed esperienze che neanche i titolari possono vantare e perché le loro richieste economiche rischiano di portare uno squilibrio all'interno dell'azienda. Incomprensione perché molti hanno ricoperto mansioni e svolto formazioni che la piccola-media impresa italiana non conosce neanche.

via: www.eurocultura.it

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