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Lavorare a Londra

30 marzo 2007

Abbiamo chiesto a Gianluca, a Londra da meno di un anno, di raccontare ai lettori di Lavoronotizie i motivi della sua partenza, le difficoltà che ha dovuto superare e i traguardi che ha raggiunto. Lo abbiamo anche sollecitato a consigliare, sulla base della sua recente esperienza, la strategia migliore per approdare ed insediarsi sulle rive del Tamigi.

Chi sono

Ho 36 anni e sono originario di Ferrara. Ho conseguito la maturità linguistica presso il liceo classico ad indirizzo sperimentale della mia città; ho poi studiato giurisprudenza all'università e, successivamente, mi sono specializzato in organizzazione di eventi e marketing turistico (corso FSE).
Parlo inglese, livello avanzato, e francese, livello post-intermedio. Nel 2002 sono stato tre settimane ad Edimburgo per frequentare un corso di inglese a livello avanzato.
Per quanto concerne gli strumenti informatici so utilizzare bene Windows XP, Word, Excel, Access, Internet, Outlook Express e, sufficientemente, Power Point.
Ho lavorato a Bologna per uno studio di marketing e comunicazione, che organizzava un'importante fiera turistica ed altri piccoli eventi. Ero incaricato principalmente di relazioni esterne, promozione e ricerche. Negli anni successivi ho collaborato con un consorzio turistico della mia città, occupandomi soprattutto della promozione. Qui mi è stata data la possibilità di utilizzare l'inglese in ambito professionale, in quanto ero incaricato delle pubbliche relazioni in fiere e workshops sia in Italia che all'estero.


A Londra . . .

. . . sono venuto per tre ragioni:
Avevo sempre sognato un'esperienza di lavoro all'estero: era il sogno della mia vita fin dal periodo delle elementari!
Volevo vivere in una metropoli internazionale e cosmopolita, nella quale ci fosse vita, movimento, iniziative culturali...e quant'altro.
Volevo usare le lingue ed in particolare l'inglese.


Visite preventive

Prima di partire avevo pensato molte volte - forse troppe! - che non avrei potuto farcela, che avrei trovato difficoltà insormontabili. Sono riuscito a superare questo stato d'animo critico e stagnante venendo a Londra due volte prima di trasferirmi.

Sono venuto un anno prima, per circa 10 giorni, ed un mese prima, per due settimane. Avevo bisogno di conoscere meglio la città e capire quali fossero le caratteristiche del mercato del lavoro e le modalità di accesso alle agenzie di collocamento.

Ho scoperto, ad esempio, che le agenzie non ricevono le persone se non a determinate condizioni: occorre prima inviare il proprio CV tramite e-mail o compilare gli appositi application forms che si trovano sui loro siti e, solo seritengono che il profilo sia di loro interesse, vi chiameranno per registrarvi con loro attraverso un colloquio conoscitivo.
È dura, perché ogni agenzia riceve centinaia di curricula ogni giorno !


L'impatto

Parlando di difficoltà ed ostacoli che mi sono trovato ad affrontare qui a Londra, posso citare innanzitutto l'apertura del conto corrente in banca e l'iscrizione al sistema sanitario nazionale.
Ho potuto aprire il conto corrente solo dopo aver cambiato l'indirizzo nel mio conto corrente italiano, affinché l'estratto conto arrivasse qui a Londra, spedito al domicilio inglese. Questa era l'unica prova ufficiale del mio domicilio nel Regno Unito, perché non avevo nessun contratto inglese né nessuna bolletta inglese intestati a mio nome.
Ho potuto poi registrarmi con la struttura sanitaria del National Health Service (www.nhs.co.uk) del mio quartiere solo dopo avere ricevuto il primo estratto conto dalla banca inglese, perché provava in via formale il mio nuovo indirizzo.
Prima di partire nessuno mi aveva detto che la procedura fosse così complicata!

Altro aspetto non trascurabile è quello della socializzazione. Non è facile, quando si arriva in una grande città, costruire dei legami e bisogna essere preparati a trascorrere lunghi periodi da soli, facendo affidamento solo su se stessi.
Forse all'inizio non sono stato molto fortunato, perché sono capitato in un posto di lavoro nel quale i miei colleghi (non inglesi !) non erano particolarmente motivati a costruire rapporti che andassero al di là delle ore lavorative. Esistono comunque due associazioni che riuniscono gli italiani che abitano a Londra, organizzando aperitivi, feste, pic-nic, cene ed altro: Italians of London (www.italiansoflondon.com) e Italiani a Londra (www.italianialondra.com). I loro siti Internet contengono informazioni per chi voglia trasferirsi qui.


I più ricercati

Hanno molte chances ingegneri, medici, infermieri, farmacisti, insegnanti, manovali perché categorie molto richieste. Gli altri devono "sudare di più", perché questo è un mercato del lavoro altamente competitivo e le aziende cercano la persona che abbia tutti i requisiti da loro stabiliti. Non so quante volte queste parole mi siano state ripetute dalle agenzie!


L'indirizzo

Quando abitavo in Italia, ho risposto a molti annunci di lavoro londinesi inviando il mio CV con l'indirizzo italiano ed il numero di cellulare italiano; solo dopo ho saputo che in questo modo non sarei mai stato preso in considerazione: dovevo mettere dei recapiti inglesi.
Solo così, infatti, la situazione si è sbloccata e sono stato chiamato per un colloquio.


L'inizio

La prima volta sono andato a lavorare per un Tour Operator, con un contratto a termine. Anche se le mansioni non rispondevano di certo ai miei obiettivi, era comunque un buon inizio!. Sono riuscito a trovare un'altra occupazione dopo un mese e mezzo presso un'agenzia di eventi e marketing, che mi assunse perché le serviva una persona che parlasse italiano.
Questa mia esperienza è molto più coerente con il CV italiano ed ora ho "accumulato" un po' della famosa UK experience che qui tutti vogliono. Il mio salario non è assolutamente alto e lavoro come freelance, ma è sicuramente un passo avanti. L'accoglienza in azienda è stata molto positiva.


Le differenze

Differenze rispetto all'Italia? Uso molto consistente delle nuove tecnologie, ambienti di lavoro più "silenziosi", nel senso che si fanno meno chiacchiere e non si parla della vita privata (soprattutto non si ricevono domande indiscrete), ritmi più veloci, è più facile essere licenziati, si ottiene un lavoro in base alle capacità effettive della persona e non alle conoscenze personali (leggi: raccomandazioni).


A buon intenditor . . .
Riassumo ora per punti i consigli più importanti di lavoro e quotidianità.


Lavoro

1. Se siete realmente interessati ad effettuare un'esperienza di lavoro all'estero, chiedete consigli, suggerimenti ed istruzioni solo a persone che lavorano od hanno lavorato all'estero ed a consulenti che siano veramente ferrati in materia. Ci sono molte persone che si occupano di mobilità all'estero, che tuttavia non hanno mai effettuato esperienze di questo tipo: sapranno dirvi solo in parte come funziona, ma non conoscono tante altre importanti sfaccettature.

2. Il CV e la sua lettera di accompagnamento vanno scritti senza errori e usando la terminologia adeguata.
I titoli di studio vanno tradotti rispecchiando il sistema inglese, per cui la nostra maturità corrisponde all'A-level.
La lettera di accompagnamento va strutturata in paragrafi (sono importantissimi!!), per cui evitate di raggruppare le informazioni in un unico blocco.
Nell'ambito del marketing, comunicazione, organizzazione di eventi il curriculum, pur non superando le due pagine, deve essere molto dettagliato, senza trascurare alcun particolare di ciò che si è fatto. Occorre sintetizzare le attività in piccoli paragrafi, indicare la natura delle aziende per le quali si è lavorato, la posizione occupata e perché si è cambiata occupazione (c.d. reason forleaving).
Se ne avete la possibilità, fatevi correggere il CV e la covering letter da una persona madrelingua.
Suggerimenti molto utili per la redazione del Cv e della covering letter si trovano sul sito del Guardian www.guardian.co.uk .

3. A Londra si comincia a lavorare molto giovani ed in genere si fa carriera abbastanza velocemente, per cui bisogna essere competitivi. A nessuno interessa se in Italia ci si laurea tardi e l'ingresso nel mondo del lavoro avviene molto avanti. Per questa ragione occorre presentare CV che siano abbastanza "nutriti". Bisogna essere anche "creativi", ovvero non inventare spudoratamente, ma indicare tra le proprie esperienze attività che uno sarebbe in grado di svolgere.

4. È illusorio credere che si aprano tutte le porte perché si è laureati oppure perché si è frequentato master o dei corsi di specializzazione. Non è sempre così. Qui conta molto il saper fare. Parlando con alcuni ragazzi, ho saputo che sono riusciti ad entrare subito in azienda coloro che hanno fatto, nel Regno Unito, un master/corso di specializzazione, stage, placement, progetto Leonardo, ecc.

5. Va da sé che nelle professioni nelle quali il fattore comunicazione è importante, è necessaria un'ottima, se non eccellente, conoscenza della lingua inglese, sia scritta sia parlata. Su questo non si può barare!! Bisogna essere in grado, prima di tutto, di contattare un'azienda o un'agenzia di reclutamento e sostenere dei colloqui di selezione. A questo fine bisogna prepararsi accuratamente. A Londra ci sono molti colleges che organizzano corsi di lingua gratuiti: suggerisco di informarsi (hotcourses.com e floodlight.co.uk hanno una guida ed il sito Internet) e trovare quello che meglio risponde alle proprie esigenze. Io, ad esempio, frequento un corso in Essay writing per scrivere correttamente ogni tipo di testo.

6. Se volete trasferirvi, andate più volte a "tastare il terreno" della realtà che vi interessa e cercate qualcuno, possibilmente amici o amici di amici, che possa aiutarvi o darvi delle dritte.

7. Non cercate solo ed esclusivamente un lavoro a tempo indeterminato.

8. Prima di partire fate più ricerche possibili circa le caratteristiche del settore che vi interessa, le aziende che vi operano e le recruitment agencies specializzate. Direi di cominciare almeno 6 mesi prima.

9. All'inizio è più facile trovare lavoro presso aziende che cercano persone madrelingua o che conoscono più lingue. Al riguardo ci sono agenzie di reclutamento specializzate nelle lingue. Le principali sono: Eurolondon, Language Recruitment Services, Appointments Bilanguage, Languagematters, Boycerecruitment, Bilinguagroup, DSA Bilingual, Bilingual People, Eurecruit e The Language Business. Tutte dispongono di sito internet.

10. I migliori siti per cercare lavoro sono:
www.reed.co.uk
www.totaljobs.com
www.monster.co.uk
www.jobserach.co.uk
http://jobs.guardian.co.uk
www.jobsite.co.uk
www.justlondonjobs.co.uk
www.toplanguagejobs.co.uk
www.officerecruit.com

11. Un sito Internet importantissimo per chi cerca lavoro in marketing, eventi, comunicazione, PR, advertising, ecc. è http://jobs.brandrepublic.com .

12. Qualche annuncio di lavoro si trova anche sul sito della Camera di Commercio Italiana a Londra www.italchamind.co.uk. La loro sede è in 1, Princes Street. A parte il sito, che contiene una directory di aziende e una pagina di offerte di lavoro, loro non sono di particolare aiuto.

13. Vi sentirete ripetere centinaia di volte che non avete la famosa "uk experience": bisogna essere molto, molto determinati ed insistenti facendo di tutto affinché questo "circolo vizioso" si rompa.


Vita quotidiana

14. Partite avendo a disposizione un po' di soldi, perché all'inizio ci sono tante spese da affrontare. A Londra, ad esempio, il costo della vita è molto alto.

15. Una camera dignitosa a Londra costa circa £100 a settimana, le spese (bills) possono essere comprese o escluse.
Per trovare casa, queste sono le alternative: giornale di annunci Loot, avvisi nelle vetrine dei newsagents, al supermercato o in altri punti strategici (es.: di fianco alla stazione della metropolitana di Earl's Court, colleges, università), siti internet come:
www.flatmateclick.co.uk
www.spareroom.co.uk
www.gumtree.com
www.flatshare.com
www.intolondon.com
http://uk.easyroommate.com

Può essere utile una visita all'agenzia Flatland, 125, Gloucester Road, London SW7 4TE (bisogna pagare per iscriversi).
In genere le normali estateagencies non si occupano di flatsharing.
Si paga l'affitto all'inizio del mese e bisogna dare un mese di deposito.

16. Quando arrivate, fate subito l'abbonamento della metropolitana, perché i trasporti sono molto costosi: weekly travelcard, monthly travelcard (£85), pre-paid Oyster card. Con l'abbonamento potete utilizzare la metropolitana, la DLR, gli autobus ed i treni nelle zone da voi selezionate.
17. Tre siti strategici sono www.streetmap.co.uk (stradario di Londra), www.tfl.gov.uk (Transport for London), www.yell.com (Pagine Gialle).


. . . e per finire

18. Vi invito ad essere molto obiettivi verso l'Italia ed il paese nel quale vi trasferite, riconoscendo molto francamente ciò che è meglio e ciò che è peggio di ciascuno. Si rende insopportabile chi diventa detrattore dell'Italia a 360° o chi, all'opposto, critica continuamente la nuova realtà!

19. Seguite le vostre passioni, il vostro istinto, ascoltate la vostra parte più intima: è ciò che conta più di tutto! Non rinunciate ad un progetto (che va costruito, comunque), solo perché qualcuno cerca di ostacolarvi.

Buona fortuna a tutti!

via: www.eurocultura.it

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posted by Planeterasmus, 10:13

2 Comments:

Ottime indicazioni! Io sono a Londra da ormai 4 mesi e devo ammettere che trovo i tuoi consigli davvero utili!

Anch'io sto cercando di aiutare tutte quelle persone che vogliono venire a Londra, sia per pochi giorni e sia con l'intenzione di rimanerci tutta la vita!

Ho fatto un sito che si chiama Sognando Londra che contiene tantissimi consigli!!! Per trovare camere economiche, hotels, Hostels, Voli low cost, lavoro e molti consigli su come vivere la capitale londinese al 100%!!

Buona giornata!!
...e venite a Londra, non ve ne pentirete!
commented by Blogger Unknown, 12:04  
Grazie Gianluca,
l'azienda in cui lavoro in Italia sta andando all'aria e pensavo di cogliere l'occasione per realizzare un desiderio: cercare un lavoro a Londra (città che adoro).
Mi stavo predisponendo facendo una sacco degli errori che consigli di evitare, per cui trovo la tua guida da 10 e lode in tutto (solo una correzsione: il sito floodlight.co.uk è diventato http://london.floodlight.co.uk/)
Grazie di cuore
Antonio
commented by Blogger Unknown, 13:11  

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