A cena in un museo: gli indirizzi parigini
11 giugno 2006
‘Georges’ , situato al 6° piano del Centre Pompidou (Beaubourg), offre un ambiente altamente tecnologico: pavimentazione in alluminio; colori giallo, verde acido e rosso carminio; pareti sinuose che sembrano essere ricavate da una nuvola. Il ristorante fu progettato, nel 1998, dagli architetti Jacob e Brendan MacFarlane, con mobili di Cappellini, ed i tavoli sono abbelliti semplicemente da una rosa rossa.
Ombrelloni bianchi, invece, per le serate estive sulla terrazza.
Nonostante i suoi 200 coperti, è impossibile poter assaporare una Caipirinha, un piatto di ravioli ai gamberetti o di carciofi fritti con basilico e scaglie di grana, senza prenotazione, volgendo lo sguardo oltre le enormi vetrate che si affacciano dulla città. Ma il ‘Georges’ offre anche cocktail, calici di vino e thé nel pomeriggio.
La pastilla de‘Le Ziryab’, una sfoglia dolce ripiena di piccione, attira i palati più curiosi. Anche se non mancano couscous e tajines marocchini. Questo è un ristorante marocchino posto al 9° piano dell’Ima (Institute du Monde Arabe), con vista sul centro di Parigi e, in particolare, sull’abside di Notre-Dame. L’ambiente è molto elegante
Dolci arabi di mandorle e miele e meze libanesi sono all’ordine del giorno.
Una scultura cinese accoglie gli ospiti del Musée Guimet, nato nel 1889 con le collezioni dell’omonimo artista lionese. Considerato uno dei 12 musei più significativi di arte orientale, racchiude, nei suoi 5.500 metri quadri centinaia di opere d’arte di ben 17 Paesi asiatici, giapponesi e afgani.
Anche la cucina rispecchia le abitudini di queste culture: ed ecco la zuppa thai, i ravioli al vapore, il curry di pollo ed il filetto di maiale all’arancio e sesamo; oppure i dolci il gelato di cocco e mango, le bevande la birra siatica e le 7 diverse miscele di té verdi.
Cultura a 360°…
Deborah Baldasarre
Link utili:
Centre Pompidou
Ima
Musée Guimet
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