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Stage all'estero per progettare

05 giugno 2006

Ragazzi, cercate di rendervi conto che il mondo non marcia secondo i vostri tempi, ma secondo i propri.
State pensando di svolgere, fra qualche anno, uno stage all’estero presso una grande istituzione? O, addirittura, di concorrere direttamente per un posto di lavoro? Benissimo! Bellissima intenzione . . . ma ci pensate al fatto che il selezionatore che leggerà la vostra domanda, sceglierà fra alcune centinaia – se non migliaia! – quando i posti saranno solo poche decine? Perché dovrebbe scegliere proprio voi? Che cosa avete di speciale?
Ecco, proprio questo “qualcosa di speciale” dovete costruire per poterlo poi sbandierare: può essere la buona conoscenza di più lingue straniere, esperienze all’estero diverse dalle due settimane di vacanza qua e là, una lettera di presentazione di un tutor straniero accreditato, ecc. Certamente non può essere il solo titolo di studio: lo hanno praticamente tutti, costituisce solo una base comune.

A quelli di voi che hanno sia la bellissima intenzione di cui sopra, sia un accentuato spirito solidaristico, oggi segnaliamo una possibilità che arricchisce non solo il CV ma anche la personalità.

Il Ministero della Solidarietà Sociale ha pubblicato il Bando 2006 per la selezione di 45.147 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero.
La maggior parte dei progetti prevede il servizio in Italia, ma un buon numero (pari a 520 posti) è dedicato a quelli all’estero. Noi ci occuperemo di questi ultimi.

Partecipare ad un progetto di volontariato all’estero significa impegnarsi in un’attività utile a chi ne ha bisogno; vuol dire promuovere una cultura della solidarietà internazionale, stimolare riflessioni sugli stili di vita, gettare le basi di una nuova cittadinanza, attenta ai bisogni degli ultimi e costruita sulla tolleranza, la pace e la nonviolenza. Serve a conoscere le proprie capacità e i propri limiti; a crescere e ad essere indipendenti; ad acquisire conoscenze e competenze pratiche; ad arricchire la propria crescita professionale, spendibile nella vita lavorativa successiva. A seconda dei singoli progetti sono previsti crediti formativi spendibili nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionale, comprese le Università.

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Per informazioni sul volontariato all’estero leggi le nostre guide.
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Per partecipare occorre candidarsi per uno dei progetti promossi dalle organizzazioni elencate nel Bando. Quest’anno la candidatura deve arrivare entro il 23 giugno 2006 (non fa fede il timbro postale). Ci si può candidare per un solo progetto di una sola organizzazione.
Le organizzazioni sono di vario genere e misura: religiose, civili, statali. Qualcuna promuove un unico progetto con pochi volontari; altre ne promuovono diversi e cercano molti volontari.
I Paesi di destinazione sono sparsi in quasi tutti i continenti e i temi trattati sono i più vari: dall’assistenza ai bambini nelle metropoli, alla ristrutturazione edilizia, all’agricoltura, ecc.

Oltre ai requisiti generali indicati sul Bando ed elencati di seguito, si devono possedere requisiti specifici relativi al progetto, che si possono conoscere rivolgendosi all’ente promotore.

Requisiti generali:
· essere cittadino italiano;
· avere un’età compresa tra i 18 e i 28 anni (non compiuti);
· godere dei diritti civili e politici e non aver riportato condanne.

Una volta superate tutte le fasi di selezione, il volontario accettato sarà impegnato nel progetto per 12 mesi, di cui almeno 9 da trascorrere all’estero. Sarà occupato per 35/40 ore sett.li durante 5/6 giorni a settimana con una paga di € 432,82 al mese.
Durante il periodo all’estero riceverà vitto, alloggio, un’indennità aggiuntiva di € 15 al giorno e due viaggi di andata e ritorno dal paese di svolgimento del progetto.

Per avere tutte le informazioni consigliamo prima di tutto di leggere il Bando 2006 su www.serviziocivile.it > Bando volontari > Testo.
Seguendo invece il percorso www.serviziocivile.it > Bando volontari > Estero si trova un motore di ricerca; attivandolo si può cercare il progetto di proprio interesse; ne sortisce una scheda descrittiva essenziale contenente il link al sito dell’ente promotore; su quest’ultimo sito si trovano tutte le informazioni necessarie a farsi un’idea dell’attività da svolgere e a candidarsi.

Due vincoli per concludere, pena l’esclusione:
7 fate in modo che la domanda pervenga all’ente promotore entro il 23 giugno 2006;
7 presentate la domanda per un solo progetto presso un solo ente.

via: www.eurocultura.it

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posted by urbanohumano, 13:43

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