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Barcellona capitale della pop art

07 giugno 2006

L’arte di Andy Warhol sbarca nella terra di Salvador Dalì. Per un mese, dal 1° giugno fino al 9 luglio, saranno esposte al Museu Diocesà di Barcellona ben 110 opere dell’artista americano nell’ambito di un’eccezionale mostra intitolata “Andy Warhol. Opere 1957 – 1987”.

La straordinaria esposizione vuole essere un omaggio al grande artista americano e anticipa in maniera ideale la celebrazione del ventennale dalla morte che si terrà nel 2007. I pezzi provengono da collezioni italiane, francesi e naturalmente statunitensi e l’eccezionalità dell’evento risiede nel fatto che la metà delle opere esposte sono uniche. Ogni opera è inimitabile e rappresenta un tassello fondamentale nella carriera artistica di Warhol, dal 1957 fino al 1987, anno in cui si spense il figlio del minatore cecoslovacco emigrato in America a cercar fortuna. Andy Warhol iniziò a muovere i primi passi in ambito creativo nel 1950 quando cominciò a lavorare a New York come grafico pubblicitario. E’ solo alla fine degli anni ’50 del secolo scorso che ebbe inizio la sua avventura artistica. Le sue opere sono figlie della cultura americana, ispirate come sono al cinema, ai fumetti, agli slogan pubblicitari: dal celeberrimo volto in technicolor di Marylin Monroe alle lattine di minestre Campbell e alle bottiglie di Coca Cola.

Questa è l’occasione giusta per “dare uno sguardo” a una città moderna e ricca di temperamento artistico e festaiolo come Barcellona. A cominciare dal Barrio Gotico (il quartiere gotico) in cui si trova il Museu Diocesà. Questo quartiere è un po’ l’anima storica della città. Gli splendidi monumenti in stile gotico si mescolano ai resti ancora ben visibili dell’antica città romana e degli edifici medievali, che stanno lì a testimoniare un passato importante. E’ tutto un intrecciarsi di vicoli e stradine da percorrere rigorosamente a piedi. L’antica cattedrale gotica accanto alla quale sorge il Museu Diocesà risale al XIV secolo e custodisce la cripta di Santa Eulalia, una delle due patrone della città.

Ma Barcellona è anche città femmina e sensuale. Non ci credete? Fate un salto al Museo dell’Erotismo che si trova sulla Ramala. E’ il primo Museo al mondo che analizza la storia dell’erotismo e dei sensi attraverso l’arte e la scienza. Qui sono esposti 800 pezzi molti dei quali testimoni di una storia antica, come gli amuleti orientali utilizzati durante i riti per la fecondità, le medievali cinture di castità, l’erotismo visto da Dalì e Ricasso, film erotici e un’area dedicata al sadomasochismo. E poi… la movida notturna, naturalmente! Barcellona è in continuo fermento e c’è sempre aria di festa, sia che ti trovi in un locale alla moda sia che ti imbatti in alcuni musicisti che improvvisano un concerto mentre passeggi per strada. Barcellona non dorme mai e ti accoglie, da donna qual è. Una vera città cosmopolita: qualunque sia la tua nazione, qui sei a casa. Impossibile non fare amicizia!

via: http://magazine.voiaganto.it

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posted by urbanohumano, 12:38

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