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Gli stati europei mettono a rischio il progetto Erasmus

15 giugno 2006

Nonostante la sua indubbia popolarità, e soprattutto, nonostante le dichiarazioni ufficiali dei capi di stato e di governo, il programma Erasmus rischia di essere sostanzialmente smantellato a seguito delle recenti decisioni sul bilancio dell’Unione.

L’accordo sul bilancio ottenuto lo scorso dicembre dagli stati dell’Unione europea prevede la riduzione del 40% dei fondi destinati al “Life Long Learning Programme”, tra i quali è compreso l’ormai famoso programma di scambio tra studenti delle università europee. Il programma accademico ha visto un grande aumento del numero di studenti lo scorso anno e la crescita più alta è venuta proprio dai nuovi paesi membri dell’Unione europea.

Non è chiaro quindi se vi saranno fondi sufficienti per finanziare il programma nei prossimi anni sebbene un numero sempre maggiore di studenti usufruisca di questa possibilità. Il budget attuale è infatti di 165 milioni di euro all’anno e la Commissione Europea ha chiesto di aumentarlo a 250 milioni a partire dal 2007.

Vale forse la pena di ricordare che, nonostante il trionfalismo della Commissione Barroso, il programma ha completamente mancato l’obiettivo iniziale, di arrivare a coinvolgere il 10% della popolazione universitaria europea, arrivando a meno dell’1%.

La Gioventù Federalista Europea è preoccupata che uno strumento così importante per far vivere delle esperienze comuni e di scambio ai giovani europei sia messo in pericolo dall’egoismo degli stati nazionali. La vera necessità per costruire il futuro dell’Europa è quella di affiancare al programma Erasmus un servizio civile europeo da svolgere in uno degli stati membri dell’unione cosicché non solo gli studenti che decidono di proseguire con gli studi universitari, ma anche tutti gli altri giovani, abbiamo la possibilità di fare un’esperienza a contatto con i giovani degli altri paesi membri. Gli scambi tra i giovani europei sono il primo passo per creare la società europea. I giovani europei devono ribellarsi contro i coloro che non vogliono investire sul loro futuro e chiedere al Parlamento Europeo di farsi portavoce delle loro richieste perché ne va del loro futuro e della possibilità di competere con i giovani di altre parti del mondo.

La Gioventù Federalista Europea invita le altre organizzazioni e forze politiche giovanili a prendere una posizione decisa contro tutti quei governi che chiedono il taglio dei finanziamenti per questi progetti e ad unirsi a lei nel chiedere al Parlamento Europeo ed alla Commissione europea che venga salvaguardato questa preziosa opportunità di costruire il futuro delle giovani generazioni.

via: www.taurillon.org

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posted by urbanohumano, 01:47

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