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In Spagna, alla scoperta del Cammino di Santiago

23 giugno 2006

In passato, milioni di pellegrini partivano alla volta di Santiago di Compostela, e dopo mesi, anni, a volte decenni, giungevano nel cuore nordoccidentale della penisola iberica, in Galizia, per purificarsi dai loro peccati ed espiare le loro colpe. Fiumi, laghi, montagne e pianure, a piedi o a cavallo, ‘armati’ solo da una tunica, da un mantello di stoffa, da un cappello a tesa larga (il petaso), da un bastone e da una bisaccia per le provviste. Ancor oggi molti Paesi europei si candidano ad essere punti di partenza per compiere il celebre e faticoso Cammino di Santiago…


Nel 1139 si riteneva che Santiago de Compostela fosse un luogo misterioso, in cui il sole scompariva all’orizzonte, inabissandosi lentamente nell’Atlantico. Nonostante le scoperte geografiche e scientifiche compiute, questo Paese rimane una meta ricca di fascino, a tal punto da indurre fiumi di pellegrini ad affrontare lo stesso tragitto.
In parte, il merito è di Papa Giovanni Paolo II, che nel 1982 invitò i fedeli a visitare questo territorio, in parte del Consiglio d’Europa che, cinque anni più tardi, proclamò questo Cammino un itinerario culturale europeo, perchè si tratta di un percorso in cui, ai monumenti religiosi, si alternano culture e lingue diverse.
Nel 2004, Anno Santo compostellano, ben 250 mila visitatori hanno indossato una una conchiglia (una capasanta) fregiata da una croce rossa, come si usava fare nel 1100, visitando la cattedrale ed il monastero di San Juan de la Peña, le cattedrali di Burgos e di León, la cittadella di Sahagún, le rovine del convento di San Antón, la chiesa romanica di San Martín, la chiesa di Santa María la Real, il castello dei Templari, la chiesa di Santa María e infine la cattedrale di Santiago.

Al culmine di questa avventura, i fedeli vengono accolti dalla campana della cattedrale ed invitati a segnarsi di fronte ad una colonna di pietra scolpita, per ricevere l’indulgenza.
Il Cammino può proseguire con una piacevole sosta in uno dei numerosi locali che circondano la cattedrale e soprattutto nei bellissimi monasteri.

Unica raccomandazione: attenti all’incensiere della cattedrale ed alla sua oscillazione lungo un arco di 50 metri, la purificazione avviene tranquillamente anche se si prega a debita distanza dall’incenso!

Deborah Baldasarre

Link utili:

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via: http://magazine.voiaganto.it

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posted by urbanohumano, 18:13

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