Università, sempre più studenti con l’Erasmus ma non dall’Italia
02 aprile 2006
In Europa invece il numero di studenti che lo scorso anno accademico si sono recati all’estero è cresciuto del 6%, passando da 135.453 a 144.037 adesioni. Per la prima volta gli studenti in partenza dal nostro Paese è invece diminuito: dai 16.829 del 2003/2004 ai 16.440 dell'anno successivo. La prima meta dei nostri ragazzi è sempre la Spagna (scelta da 6.005 studenti), seconda la Francia (2.651), terza la Germania (1.772) e quarta la Gran Bretagna (1.341).
Mentre cresce l’interesse degli studenti europei per le esperienze universitarie di tipo 'Erasmus', i nostri ragazzi vanno controtendenza facendo contrassegnare per la prima volta una riduzione delle partenze per lo studio all’estero. A rendere noti i dati 'Erasmus' relativi allo scorso anno accademico, è stata la Commissione europea attraverso una presentazione fatta il 16 marzo dal suo commissario all'Istruzione Jan Figel: il commissario ha detto che il numero di studenti è cresciuto del 6% rispetto al 2003/2004, passando da 135.453 a 144.037 adesioni. Ma nello stesso anno il numero di studenti 'Erasmus' in partenza dall'Italia è diminuito: dai 16.829 del 2003/04 ai 16.440 dell'anno successivo.
Gli studenti di casa nostra sembrano preferire le destinazioni più tradizionali: la prima meta è sempre la Spagna (scelta da 6.005 studenti), seconda la Francia (2.651), terza la Germania (1.772) e quarta la Gran Bretagna (1.341). Molto limitate, invece, le partenze verso la 'Nuova Europa': su oltre 16mila studenti solo 559 hanno scelto le zone centro-orientali del vecchio continente. Di questa zona, comunque, la Polonia è risultata la meta più popolare, con 212 studenti. Non trascurabile il numero di ragazzi che hanno scelto la Romania (137), mentre solo 10 hanno preferito la Bulgaria e 9 la Turchia.
Per quanto riguarda gli studenti d’oltre confine, dalla relazione di Figel risulta che i nuovi Paesi dell’Ue hanno fatto registrare una crescita record del 36%. "Questi dati - ha commentato lo stesso Figel - rivelano che i nuovi Stati membri stanno approfittando a pieno dei benefici offerti dall'ingresso nell'Ue". Il programma, che oltre ai Venticinque stati Ue comprende i due Paesi in via di adesione - Bulgaria e Romania - tre Paesi dell'Area economica europea - Islanda, Lichtenstein e Norvegia - per la prima volta è stato aperto anche agli studenti della Turchia, che nel 2004/2005 sono stati 1.142.
In generale la destinazione preferita degli studenti europei è la Spagna (25.511 arrivi), seguita dalla Francia (20.519), dalla Germania (17.273) e Gran Bretagna (16.266). Solo quinta l'Italia, con 13.370 arrivi. Nei paesi dell'Europa centro-orientale, la prima meta è la Polonia (2.332), seguita da Repubblica Ceca (1.946) e Ungheria (1.297).
La Commissione ha sottolineato che il programma compirà vent'anni l'anno prossimo e che "già da ora le università europee stanno accogliendo i figli dei primi studenti 'Erasmus'. Ma sull'espansione del programma pesano i tagli imposti dall'accordo sul bilancio Ue 2007-2013: difficilmente la Commissione potrà dare seguito alla proposta di aumentare le borse di studio da 150 a 250 euro a studente e all'intenzione di coinvolgere entro il 2013 ben 3 milioni di studenti.
fonte:www2.tecnicadellascuola.it
technorati tags: erasmus italia europa
Mentre cresce l’interesse degli studenti europei per le esperienze universitarie di tipo 'Erasmus', i nostri ragazzi vanno controtendenza facendo contrassegnare per la prima volta una riduzione delle partenze per lo studio all’estero. A rendere noti i dati 'Erasmus' relativi allo scorso anno accademico, è stata la Commissione europea attraverso una presentazione fatta il 16 marzo dal suo commissario all'Istruzione Jan Figel: il commissario ha detto che il numero di studenti è cresciuto del 6% rispetto al 2003/2004, passando da 135.453 a 144.037 adesioni. Ma nello stesso anno il numero di studenti 'Erasmus' in partenza dall'Italia è diminuito: dai 16.829 del 2003/04 ai 16.440 dell'anno successivo.
Gli studenti di casa nostra sembrano preferire le destinazioni più tradizionali: la prima meta è sempre la Spagna (scelta da 6.005 studenti), seconda la Francia (2.651), terza la Germania (1.772) e quarta la Gran Bretagna (1.341). Molto limitate, invece, le partenze verso la 'Nuova Europa': su oltre 16mila studenti solo 559 hanno scelto le zone centro-orientali del vecchio continente. Di questa zona, comunque, la Polonia è risultata la meta più popolare, con 212 studenti. Non trascurabile il numero di ragazzi che hanno scelto la Romania (137), mentre solo 10 hanno preferito la Bulgaria e 9 la Turchia.
Per quanto riguarda gli studenti d’oltre confine, dalla relazione di Figel risulta che i nuovi Paesi dell’Ue hanno fatto registrare una crescita record del 36%. "Questi dati - ha commentato lo stesso Figel - rivelano che i nuovi Stati membri stanno approfittando a pieno dei benefici offerti dall'ingresso nell'Ue". Il programma, che oltre ai Venticinque stati Ue comprende i due Paesi in via di adesione - Bulgaria e Romania - tre Paesi dell'Area economica europea - Islanda, Lichtenstein e Norvegia - per la prima volta è stato aperto anche agli studenti della Turchia, che nel 2004/2005 sono stati 1.142.
In generale la destinazione preferita degli studenti europei è la Spagna (25.511 arrivi), seguita dalla Francia (20.519), dalla Germania (17.273) e Gran Bretagna (16.266). Solo quinta l'Italia, con 13.370 arrivi. Nei paesi dell'Europa centro-orientale, la prima meta è la Polonia (2.332), seguita da Repubblica Ceca (1.946) e Ungheria (1.297).
La Commissione ha sottolineato che il programma compirà vent'anni l'anno prossimo e che "già da ora le università europee stanno accogliendo i figli dei primi studenti 'Erasmus'. Ma sull'espansione del programma pesano i tagli imposti dall'accordo sul bilancio Ue 2007-2013: difficilmente la Commissione potrà dare seguito alla proposta di aumentare le borse di studio da 150 a 250 euro a studente e all'intenzione di coinvolgere entro il 2013 ben 3 milioni di studenti.
fonte:www2.tecnicadellascuola.it
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