ERASMUS SEMPRE PIÙ VICINO AGLI STUDENTI
31 marzo 2006
“Quest’anno esiste una possibilità senza precedenti in termini quantitativi che studenti, oltre che ricercatori e docenti, si rechino in altre sedi universitarie europee a studiare o ricercare – spiega il delegato di Ateneo ai rapporti internazionali, Andrea Simoncini -. Il nostro programma vanta, infatti, un coinvolgimento di 88 istituzioni di 20 paesi Europei con un’offerta di 390 borse di studio. Purtroppo negli ultimi anni la riforma universitaria ha provocato una lieve diminuzione della mobilità Erasmus, che spesso viene interpretata come possibile causa di un rallentamento del percorso degli studi. Tutto questo non è vero, se il periodo di studi all’estero è correttamente progettato e definito nei suoi aspetti fondamentali prima della partenza”.
L’Ateneo maceratese, tramite il programma Erasmus, si confronta costantemente con l’Europa, principale interlocutore internazionale, ma si prepara ad ampliare i propri rapporti con istituzioni anche di altri continenti. Tutto questo ha un solo obiettivo: dare la possibilità agli iscritti all’Università di costruire un percorso formativo all’estero da integrare nel proprio curriculum e garantire un titolo di studio finale più completo, professionalizzante e più rispondente alle esigenze di un mercato del lavoro altamente selettivo.
Dal sito www.unimc.it è possibile scaricare tutte le informazioni utili: il bando, l’elenco delle borse di studio divise per facoltà, l’elenco delle sedi straniere con i rispettivi siti internet, la modulistica e le domande più frequenti. Tutto il materiale è reperibile anche al Centro rapporti internazionali (piaggia dell’Università 11, tel. 0733.2582632) dove lo staff è a disposizione per tutti i chiarimenti necessari, in tutte le fasi del progetto di mobilità. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato per il 14 aprile.
“Il segreto del successo di un periodo Erasmus - conclude Simoncini - è assumere un approccio di sfida stimolante, mettendo alla prova intelligenza, abilità, competenze acquisite e, soprattutto, il proprio spirito di adattamento a contesti e situazioni non consuete”.
fonte:http://www.marchexpo.it
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Erasmus in pericolo, mancano i soldi
21 marzo 2006
fonte: Maria Maggiore (www.lastampa.it)
BRUXELLES. S.O.S, stiamo perdendo l'Erasmus. Il più conosciuto e riuscito programma di studi all'estero, celebrato dal regista francese Klapish nel delizioso film «la pensione spagnola», vive in questi giorni momenti difficili. Se infatti l'accordo siglato dai governi in dicembre sulle prospettive finanziarie 2007-2013 verrà confermato in aprile (da un compromesso tra Europarlamento, Commissione e Consiglio), il programma Erasmus riceverà la metà dei fondi chiesti dalla Commissione Prodi nel 2004: una busta da 6,6 miliardi di euro (su sette anni) per tutti gli scambi tra studenti - di cui l'Erasmus per l'Università assorbe quasi la metà - e in un'Europa a 27 con Bulgaria e Romania, contro i 13,5 miliardi chiesti dall'esecutivo europeo.
«Volevamo far passare la borsa da 130-150 euro mensili a 250, per un numero sempre maggiore di studenti. Adesso non siamo neanche sicuri di poter mantenere la busta attuale», ha ammesso ieri il portavoce del Commissario responsabile Jan Figel. Risultato? La borsa Erasmus sarà sempre più magra e non potrà aumentare il numero degli «erasmini» in giro per la grande Europa, circa 150 mila ogni anno. Già l'Erasmus è un po' per i «figli di papà».
Centocinquanta euro al mese per pagare affitto, cibo e spese varie proprio non bastano per sopravvivere anche in un piccolo «flat» universitario. Ma questo simbolico rimborso è stato negli ultimi vent'anni la porta d'ingresso per poter studiare all'estero. La prima vera possibilità per chiunque di ritrovarsi in un istituto scandinavo, piuttosto che inglese o spagnolo, imparare la lingua del Paese ospitante e sostenere degli esami poi riconosciuti nel libretto di studi, al ritorno.
I meno abbienti si sono inventati lavoretti nei pub o lezioni di lingua ai colleghi. Alcuni rappresentanti della «generazione Erasmus», quella che è conosciuta nei campus universitari e si è poi ritrovata in qualche multinazionale londinese o dentro un'istituzione europea a Bruxelles, è pronta a fare le barricate per «il più grande successo dell'Europa, almeno quello più tangibile, che ha prodotto coppie, figli e lavoro». Intanto la Commissione europea ha pubblicato il suo rapporto annuale, ancora pieno di successi. Nel 2004-2005 c’è stato un incremento del 6%, con 31 Paesi interessati, 1000 studenti anche dalla Turchia e un aumento di «erasmini», fino al 60% per i nuovi paesi dell'Europa orientale, assetati di scambi culturali.
I paesi più gettonati sono Spagna, Francia e Germania, il Regno Unito è solo al quarto posto seguito dall'Italia, che invia i suoi studenti principalmente in Spagna (ne sono partiti 6000 l'anno scorso), Francia (2.600) e Germania (1800). Gli inglesi si spostano poco (7.200 erasmini contro i 22 mila francesi). La Spagna batte tutti con 21 mila ragazzi spediti all'estero, aiutati anche con supplementi di borse nazionali. Come a Madrid, dove la regione spende 4 miliardi di euro l'anno per le borse di studio all'estero. C'è da imparare.
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Botellon:le autorità spagnole in allarme?
15 marzo 2006
oggi pubblichiamo un articola apparso su Repubblica.it. Si parla del Botellon. Secondo il mio parere, sicuramente condiviso da tutti coloro che conoscono la Spagna, una delle cose più belle ed affascinanti della Spagna.
Il funzionamento è semplice, si compra da bere nei supermercati e ci si riunisce insieme con tutti i giovani della città in una o più piazze. Fantastico!
Vi invito a commentare cose ne pensate.
Soprattutto se qualcuno ha già partecipato ad un macro-botelloche lasci un commento.
Di seguito riporto la notizia:
MADRID - Coprifuoco nei locali pubblici e un gran numero di poliziotti pronti a intervenire: così la Spagna si prepara alla notte del 17 marzo, giorno in cui i giovani spagnoli si sono dati appuntamento per una "maxi sbronza" nazionale organizzata in 22 città del Paese. In Galizia e Andalusia già ci sono state delle "prime", che il ministro della sanità Elena Salgado ha definito un "attentato contro la salute", ordinando la chiusura di alcuni bar e minacciando l'intervento delle forze dell'ordine.
Ci è voluto un tam tam di e-mail e messaggini, durato circa un mese, per mettere tutti d'accordo per la sbronza di venerdì prossimo: si tratta di un'evoluzione del classico "botellon" spagnolo, ossia l'abitudine dei giovani di riunirsi di notte a bere e ubriacarsi nelle piazze delle città per stare insieme ed evitare di pagare i prezzi troppo cari di bar e locali. E il "botellon" è proprio il "bottiglione", di solito un contenitore da due litri vuoto di Coca-cola riempito di bevande alcoliche e utilizzato per il consumo all'aria aperta.
L'iniziativa della 'maxi sbronza' è sorta a Siviglia, in Andalusia, dove il 16 febbraio scorso cinquemila giovani si sono dati appuntamento con sms e e-mail. Altre città andaluse come Cordoba e Granada hanno seguito l'esempio, poi imitate da Vigo e La Coruna in Galizia. Ma si allarga anche a Santiago de Compostela, Madrid e Barcellona, grazie anche a un apposito sito internet. "Se a Siviglia sono stati cinquemila, noi dobbiamo essere di più. Passa parola", si legge sul sito.
Le autorità spagnole si dicono seriamente preoccupate per l'ordine pubblico nazionale, anche se le istituzioni locali mostrano atteggiamenti differenti. Se a Santiago è stata ordinata la chiusura della piazza principale, il sindaco di Malaga ha detto che non proibirà il "macrobotellon", mentre il prefetto di Castilla e Leon assicura che le riunioni alcoliche non minacciano la sicurezza.
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Un viaggio da sogno
12 marzo 2006
Dalla Svezia uno studente Erasmus racconta la sue avventure ed è convinto che... |
di Teseo82 dopotutto sono solo un sognatore... per vivere bene bisognerebbe non avere sentimenti, essere epicurei fino alla morte nel tentativo di emarginare quello ke la tua anima necessita per vivere. Non temete...solo pensieri ke passano per la mente dopo un weekend da sballo e una domenica spesa a pulire una cucina ke pensavo fosse non possibile portare ad uno stato accettabile di pulizia. Ed invece la vita riesce sempre a stupirti. Come questi svedesi ke ieri sera hanno organizzato questo internal room party dove in teams da massimo 4 persone (noi, mediterranean team eravamo spagnole io e yle)abbiamo preparato qualcosa da bere in una camera e tutti si è fatto il giro stanza per stanza. Partiti alle 8, alle ore 23.30 eravamo tutti ubriaki ed è successo di tutto. Come il greco attanasio, uomo sulla sessantina direi, ingegnere civile ma profondo cultore dell'arte e della storia e di ogni disciplina ke sia mai stata inventata dall'uomo, che ci ha invitati a casa sua per un te. Ora che ci ripenso...da quando ho lasciato casa per studiare in posti ignoti senza ombra di dubbio è stato il momento culturalmente + stimolante...e di momenti stimolanti ne ho avuti da agosto! Come questa pizza "swedish special" con carne di renna (almeno credo) ke al primo morso mi è apparsa eccezionalmente buona, ma che ora mi preme nello stomaco come macigno da 400 Kg. Come la pizza di ylenia con banane e mango ke solo all'odore mi ha dato sensi di vomito. Come la soleggiata a -3 mattinata di sole spesa a fare shopping al centro. Come i takos di cyrus e la scoperta ke è di origini iraniane e ke il padre essendo studente exchange a londra ha conosciuto una inglese (la mamma di cyrus) l'ha sposata e si è aperto due ristoranti a manchester di cucina orientale. Come questa cazzo di senzazione ke mi porto dentro da qualke giorno e non faccio altro ke pensarci e mi sento così stupido e banale. E se stessi sbagliando tutto? Se mi stessi sbagliando sul suo conto? Perke mi affezziono cosi facilmente a qualunque cosa???? tratto da: http://blog.libero.it/teseoINsvezia/ technorati tags: erasmus sogno svezia viaggio
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ERASMUS ROCK FESTIVAL 2006
07 marzo 2006
+ QUANDO : 12 Maggio 2006
+ COSA: Festival Internazionale Studentesco di Musica. Partecipa all'esperienza Erasmus e esibisciti davanti a un pubblico internazionale!
+ CHI: Gruppi rock emergenti che provengono dalle Università dell'intera Europa per partecipare all'ERASMUS ROCK festival. I gruppi selezionati avranno tutte le spese di viaggio e pernottamento pagate.
+ PERCHE': Un'opportunità unica per viaggiare e raggiungerre un pubblico internazionale.
+ SCADENZA: Le domande di partecipazione e i demo-cd dei gruppi saranno accettai fino al 31 Marzo
+ INFO: http://www.erasmuscoruna.com
erock@erasmuscoruna.com
Quali Paesi possono partecipare al Programma Erasmus Mundus e in quali parti del Programma?
03 marzo 2006
I paesi SEE/EFTA (Norvegia, Islanda, Liechtenstein) hanno ufficialmente aderito al Programma Erasmus Mundus il 17 Giugno 2004. Le istituzioni d'istruzione superiore di questi paesi sono pertanto pienamente eleggibili nel programma.
Un consorzio al quale partecipa un paese SEE/EFTA deve comprendere almeno altre due istituzioni di paesi membri.
In linea di principio il Programma è aperto anche ai Paesi candidati (Bulgaria, Romania e Turchia) che abbiano completato ufficialmente le procedure di partecipazione al Programma (presumibilmente a partire dall'anno accademico 2006-2007).
Erasmus, un'esperienza imperdibile
02 marzo 2006
Il programma Erasmus permette agli studenti delle tante università che hanno aderito, di svolgere un semestre o un anno di studio presso un'altra università europea che partecipa al programma. Lo studente in Erasmus frequeterà corsi e sosterrà esami presso l'università straniera scelta, i quali saranno poi convalidati dalla propria università italiana. Inoltre la Comunità Europea mette a disposizione un (modesto) finanziamento, fisso e mensile, che aiuterà a coprire parte delle spese sostenute all'estero.
Studiare all'estero significa per prima cosa essere a contatto con nuove culture diverse dalla nostra, nuovi stili di vita, e una nuova lingua. Conoscere ed adattarsi a realtà e posti completamente diversi da quelli a cui siamo abituati è veramente formativo e divertente, e la soddisfazione quando si superano le difficoltà a cui si va incontro è imperdibile.
La propria formazione accademica e personale diventa internazionale. I metodi d'insegnamento sono differenti, si entra in contatto con persone provenienti da tutta Europa e con studenti del paese che ci ospita, si vedono posti e città bellissime, e si vive internazionale: come nel famoso film "L'appartamento spagnolo".
Ormai migliaia di studenti italiani e stranieri hanno usufruito di quest’opportunità unica messa a disposizione dalla comunità europea, ma purtroppo ancora pochi comprendono quanto sia importante vivere il mondo al di fuori dell'Italia, anche solo per comprendere meglio l'Italia.
Lontano dalla diatriba Prodi Vs. Berlusconi, e lontano dalle pizze fatte bene, sono convinto che l'esperienza Erasmus è imperdibile per qualsiasi studente. Informatevi presso la vostra università, non ve ne pentirete.
fonte: http://www.vocedimilano.it
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