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L’incanto dei trulli di Alberobello

08 luglio 2006

Simbolo della Puglia nel mondo, i trulli di Alberobello sono stati riconosciuti patrimonio dell’umanità dal 1996. Nella valle dell’Itria sono 1.430 le costruzioni di pietra imbiancata con il caratteristico tetto a forma di cono che svetta la propria punta al cielo.


Ma da dove nascono queste costruzioni che non hanno eguali nel mondo? Sembra che la parola “trullo” derivi da una parola greca che significa “cupola”. Per alcuni i trulli rappresentano un arcchetipo di architettura mediterranea che affonda le proprie radici addirittura nel neolitico. Per altri invece i trulli nascono da una questione di… tasse! I conti Acquaviva imponevano altissimi tributi immobiliari ai contadini del luogo che iniziarono a costruire queste piccole case semplici da smantellare nell’eventualità dell’arrivo degli esattori! L’ultima ipotesi vuole che i contadini utilizzassero le pietre calcaree di cui è ricco il territorio (ed eliminate per poter coltivare i campi) per costruire edifici resistenti che servivano sia come abitazioni sia come depositi. La struttura del trullo è sempre la stessa: si tratta di abitazioni grandi all’incirca trenta metri quadri con un focolare. I muri sono edificati a secco e hanno la piacevole caratteristica di mantenere la temperatura costante: fresca d’estate e calda d’inverno. La sommità del cono spesso ha un pinnacolo decorativo che si rifà a simboli sacri o credenze della tradizione. Molto particolari i segni in calce bianca lasciati dai costruttori (veri e propri “maestri trullari”): in alcuni casi si tratta di simboli che provengono dalla tradizione cristiana greco-ortodossa, in altri invece si tratta di un’iconografia molto più arcaica e risalente a tempi ancora più remoti.

Passeggiare nel borgo antico di Alberobello offre la magia di un susseguirsi di vicoli e scalinate che offrono scorci unici su questo panorama così particolare. Le stradine sono ricche di piccole botteghe artigiane a conduzione familiare in cui si possono acquistare splendide ceramiche, scialli e tovaglie realizzati a mano e, ovviamente, le fedeli riproduzioni dei trulli in scala tascabile! Da non perdere il “trullo sovrano” che risale al 18° secolo, l’unico ad essere costruito su due piani e alto 15 metri. Dal 1923 è monumento nazionale. Unico è anche il “trullo siamese”, il solo ad avere il tetto a doppio cono. Il paesaggio di Alberobello è circondato dagli olivi, grandi, forti, nodosi. Forti come il sapore di questa terra, un sapore che si ritrova anche gustando le specialità locali nei tipici ristoranti della città. Assolutamente imperdibili. Come impareggiabile è la magia che si respira qui…

Lara Elia

Guida Alberobello

Viaggi e turismo Puglia

via: http://magazine.voiaganto.it

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posted by urbanohumano, 18:09

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