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Stage nel Regno Unito

29 giugno 2006

Dal punto di vista italiano il Regno Unito si presta bene per fare uno stage. I rapporti economici sono moltissimi. Il Regno Unito è uno dei partner economici più importanti per l’Italia, non solo per il turismo ma anche come mercato delle macchine utensili, dei prodotti alimentari, della moda, dei mobili, ecc.

Ciò che noi chiamiamo tirocinio o stage, nel Regno Unito assume vari nomi: sandwich course, work taster, placement, internship, traineeship, stage e work experience. Non esiste una definizione comune. Aziende o enti di formazione usano il termine che è più congeniale al proprio ambiente.

Tutti si riferiscono in generale al periodo di formazione professionale all’interno di un’azienda, trascorso da una persona che si trova ancora nel periodo di formazione (studenti delle scuole superiori e professionali, studenti universitari) o che ha completato la propria formazione (diplomati e laureati). Spesso con l’espressione work experience sono anche denominate offerte che riguardano principalmente lavori retribuiti (per esempio durante l’estate), nei quali l’aspetto formativo è secondario.

Un’esperienza pratica fa quasi sempre parte del percorso formativo inglese e viene organizzato dall’ente di formazione. Porta i crediti formativi necessari per completare gli studi.

Anche per un giovane italiano uno stage all’estero ha un alto prestigio e arricchisce notevolmente il Curriculum Vitae. Può essere il primo passo verso un impiego stabile fuori dai confini nazionali. Ma sicuramente aiuta anche a presentarsi con una marcia in più sul mercato del lavoro nazionale. Purtroppo i posti sono limitati e i candidati numerosi.

La concorrenza tra diplomati, studenti e giovani laureati di tutto il mondo permette alle aziende e agli enti di selezionare i migliori, per esempio quelli che hanno un’ottima padronanza delle lingue, che hanno superato gli esami nel modo migliore, che hanno già nel curriculum delle esperienze di attività internazionali o multiculturali, come nel volontariato, che hanno percorso gli studi senza perdersi.

Nella collana “Lavorare all’estero” Eurocultura pubblica la guida “Stage nel Regno Unito”, con lo scopo di aiutare i giovani italiani a trovare e a svolgere un tirocinio in questo Paese.

Questi i titoli delle sezioni:
4 Benefici e requisiti
4 Quadro normativo
4 Quadro generale
4 Le strade della ricerca
4 Opportunità di settore
4 Esperienze di stage

Nella sezione “Esperienze” si può leggere: «Ho svolto il mio traineeship a Manchester . . . Sono partita per fare uno stage gratuito di 2 mesi e mezzo, ho finito con l’essere assunta regolarmente . . .
. . . non ho dato troppo peso al fatto di non essere destinata all’ufficio che desideravo: in fondo, visto che dovevo stare lì pochi mesi, era meglio contare sulla possibilità di un’integrazione veloce . . .
. . . E anche gli stagisti come me non venivano lasciati da parte. Tra l’altro non sono stata dimenticata neppure quando si è trattato di andare in fiera . . »

La guida è corredata da un numero cospicuo di indirizzi, utili sia ad ottenere informazioni sia a presentare la candidatura.

Per ordinare questa guida (€ 6,50 spese postali comprese), vi invitiamo a compilare il modulo che appare nella pagina Web www.eurocultura.it/guide2.php.

via: www.eurocultura.it

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posted by urbanohumano, 11:18

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