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Partire all’inglese

07 novembre 2006

È molto antico l’uso di accompagnare o concludere la formazione con un viaggio o un soggiorno lontano dal luogo d’origine. Tutti conosciamo i chierici vaganti del Medioevo, che si spostavano da una città universitaria all’altra per ascoltare questo o quel maestro d’eccellenza. Sappiamo che anche gli artigiani del tempo si recavano in ogni parte del continente presso maestri d’arte rinomati e pagavano per far loro da apprendisti. Abbiamo anche conosciuto il cosiddetto “gran tour”, considerato essenziale nella formazione di ogni giovane di buona famiglia di qualche secolo fa; ne sono derivati dei diari di viaggio e degli epistolari che abbiamo incontrato nei trattati di letteratura e, da un certo periodo in poi, in quelli di storia e di antropologia.
In forme e con spirito adattato ai tempi e con denominazioni diverse a seconda dell’epoca, quest’uso si è mantenuto nei paesi anglosassoni, mentre è del tutto scomparso da noi. Ora qualcosa del genere sta tornando a prendere piede dalle nostre parti.
Ci arriva col nome di gap year o gap period, perché così gli anglosassoni chiamano il periodo trascorso all’estero tra l’esame di maturità e l’inizio dell’università o del lavoro oppure alla fine dell’università. Con un po’ di imprecisione (ma non è grave!) da noi viene spesso chiamato anno sabbatico.
Durante questo periodo, che può essere di alcuni mesi ma anche di un intero anno, i giovani vanno in giro per il mondo a fare esperienza di vita: visitano continenti, conoscono culture, incontrano persone. Possono fare un viaggio overland attraverso uno o più continenti, un lavoro saltuario come insegnante di sci in Argentina o di calcio in Cina, un corso di antropologia alla scoperta di popoli lontani o un corso di lingua in Giappone o il classico giro del mondo.
Il risultato è che, alla fine, sono personalmente più maturi. In più: hanno imparato più o meno bene una o due nuove lingue straniere ed hanno sicuramente migliorato la padronanza di quella che avevano studiato a scuola.
Se, nel corso del viaggio, hanno fatto uno stage in un’azienda o un lavoro, hanno conosciuto dall’interno il mondo del lavoro di un altro paese; se hanno fatto del volontariato, sono venuti a contatto con un problema e con chi s’impegna per risolverlo. Le possibilità sono infinite.
A metà strada tra uno stage di formazione e una esperienza di volontariato, l’idea di impiegare un po’ di tempo come stacco positivo può interessare un arco molto ampio di età, può essere scarsamente condizionata dall’occupazione principale e dalle competenze di base della persona, può essere utile per arricchire il proprio CV svolgendo il lavoro in realtà differenti.
Un italiano interessato può, sì, autogestirsi, ma può anche rivolgersi ad una delle agenzie che operano sul mercato e che aiutano a programmare e ad organizzare l’impresa.

Una delle poche agenzie specializzate che operano in Italia è la TimeOff, che collabora con l’inglese Teaching and Projects Abroad, fondata circa 13 anni fa e che quest’anno si occuperà di circa 3800 persone.
Mediante questo accordo Time Off mette a disposizione un network già selezionato di circa 100 progetti in 17 paesi in tutti i continenti. I progetti vanno dalla medicina al giornalismo, dall’archeologia all’inserimento in aziende locali.
Molti dei progetti proposti si prestano come base pratica per la stesura di tesi a completamento del curriculum accademico.
TimeOff srl
Via Gaggiolo 142
28047 Oleggio (NO)
tel.: 349 62 58 055
info@timeoff.it
www.timeoff.it

La ELS, società con sedi in vari paesi tra cui l’Italia, si occupa principalmente di corsi di lingua, ma offre anche programmi articolati per praticare il gap year in vari continenti: Soggiorno linguistico (un trimestre, semestre o intero anno accademico); Stage-tirocini in azienda ed esperienza di volontariato; Lavori retribuiti per studenti; Career training (programmi professionalizzanti).
ESL - Viaggi Studio
Via della Braida 10
20122 Milano
tel.: 39 02 89 05 84 44
fax: 02 89 05 85 31
info@esl-italia.org
www.esl-italia.org

Nel Regno Unito sono una quindicina le agenzie che si occupano di gap year. Segnaliamo:
GapGuru offre programmi soprattutto in India e in vari settori: Business: Communication & Programme Manager, Editorial Assistant, Hotel Management Trainee, Socio-Economic Research Intern; Community: Football League Assistant Manager and Coach, Kid's Activity Leader, Performing Arts Assistant, Rock Master, Teach and Support Autistic Children, Teach Disabled Youngsters, Voluntary Worker at a Children’s Centre; Conservation: Crocodile Conservation; Health Care: Medical Interns Medical Placements in a Hospital; Teaching: Sports Coach, Teach and Care for Children, Teach at Schools for Slum Children, Teach Children from Slums, Teach English in Chennai, Teach in a Slum School, Teach in an Indian Village, Teach in Transit Schools, Teach Salsa, Teach with a ‘School on Wheels’.

GapGuru
1st Floor Bankside House, West Mills,
Newbury RG14 5HP
United Kingdom
tel. UK: 0800 032 3350
tel. Global: 0044 (0)1635 45 556
info@gapguru.com
www.gapguru.com

RealGap è un tour operator che si occupa anche di gap year. Propone: Round the World Gap Years; Gap Year New Zealand; Australia Gap Year; Gap Year Sports Programmes; Volunteer in Africa; Volunteer in India; Volunteer Thailand; Travel Asia; Travel South America; Paid work in the USA & Canada; Work in China.
Real Gap Experience
First Floor
No.1 Meadow Road
Tunbridge Wells
Kent, TN1 2YG
tel.: 0044 (0)1892 51 61 64
fax: 0044 (0)1892 52 31 72
info@realgap.co.uk
www.realgap.co.uk
www.payaway.co.uk

Elenco di un centinaio di agenzie che studiano programmi per gap year.
www.gapyear.com

Informazioni, curiosità, forum, ecc.
Sul sito www.amazon.co.uk si trova una ventina di guide, in inglese, che trattano questo tema. Le più rinomate sono la Lonely Planet Gap Year e The Gap-year Guidebook 2007, giunta alla 15° edizione.

via: www.eurocultura.it

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posted by urbanohumano, 15:45

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